Sarà un Macfrut ancora più proiettato sull’internazionalizzazione quello della 35 edizione che andrà in scena dal 9 all’11 maggio. E’ stato presentato oggi da Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, con tante novità in cantiere per un appuntamento che ancora una volta interpreta e rappresenta i trend del variegato universo ortofrutticolo, strategica voce dell’agroindustria italiana. Assieme al patron anche Veronica Bertoldo dell’Assessorato della Regione Veneto, Juan Mesa Zuleta Ambasciatore della Colombia, Enrico Turoni Presidente del Consorzio Cermac, e Paolo Lucchi Sindaco di Cesena.
Il piede resta sempre fermo e ben pigiato sul pedale dell’export e dell’innovazione, i due capisaldi della manifestazione. Tre le aree strategiche di Macfrut 2018 come sottolineato da Piraccini: l’Est Europa con l’Albania in testa, il Centro e Sud-America e l’Africa. L’internazionalizzazione è uno dei primo obiettivi ma ci muoveremo – ha assicurato in modo molto dinamico. Abbiamo già fissato due tappe del tour di presentazione in Kazakistan e Uzbekistan. In Africa abbiamo individuato Etiopia e Angola, paese che è un grande importatore di melee ha un tenore di vita pari o superiore ai Paesi dell’Europa. In questi Paesi vorremmo fare quello che l’Olanda fa con il Sud-Europa.
L’emblema della 35esima edizione sarà il Radicchio, da prodotto povero a simbolo d’eccellenza del made in Italy. La parabola di questo prodotto orticolo bene esemplifica il termine rinascita: alcuni anni fa tanto si caratterizzava per la bassa qualità e la poca considerazione, quanto oggi viene sposato da consumatori e alta gastronomia.
La Regione partner sarà il Veneto, da sempre una dei cardini del sistema ortofrutticolo italiano con oltre 9.800 ettari di ortive in piena aria e 20mila ettari di fruttiferi. Il Paese partner sarà la Colombia che offre nuove opportunità di business a seguito del processo di pace avviato nei mesi passati. La Colombia è un grande importatore di frutta, 350mila tonnellate annue, di cui 100mila tonnellate di mele che provengono anche dall’Europa e dall’Italia. Buone prospettive anche per il kiwi. La Colombia è anche un grande produttore di ortofrutta, circa 9 milioni di tonnellate annue, di cui 1,8 milioni esportate, gran parte delle quali sono banane, ma crescono altre tipologie di frutta tropicale come l’avocado. Le prospettive sono quelle di una crescita del 22% dell’agricoltura nei prossimi 10 anni grazie anche allo sradicamento di 100mila ettari di coltivazioni illecite, come ha sottolineato Mesa Zuleta.
Confermato New retail solution
Sotto il segno delle conferme alcuni must dell’attuale edizione di Macfrut, con nuovi speciali focus: New Retail Solution, dedicato al punto vendita del futuro, riserverà una peculiare attenzione al nuovo modo di esporre la frutta tropicale; Macfrut Bio, in collaborazione con il Ccpb, su un segmento in grande crescita di cui il nostro Paese è leader nella produzione di ortofrutta biologica.
Il Tropical Fruit Congress
Grande novità sarà rappresentata dal Tropical Fruit Congress, un Forum, che potrebbe diventare un evento annuale, dedicato alla frutta tropicale, segmento che sempre maggiore favore sta incontrando tra i consumatori (+2,1% lo scorso anno i consumi italiani). Dove e quando si produce, come si trasporta, come si conserva, come si vende, come si consuma. Insomma un focus a 360 gradi sulla frutta tropicale, poco conosciuta non solo dai consumatori ma anche dai buyers e dai gestori di punti vendita.