A Marca 25 l’arancia navelina tracciata in blockchain

Il progetto Bds Sigillo Digitale promosso dalla cooperativa I campi del sole che si è affidata alla start up torinese Lai

A Marca 2025 le arance navelina confezionate con tracciamento in blockchain
Arance navelina confezionate con tracciamento in blockchain

La cooperativa agricola I campi del sole, costituita nel 2016 nella Piana di Sibari, in provincia di Cosenza, e attiva nella produzione di agrumi, pesche e albicocche, ha sposato il progetto della start up torinese Lai-Bds Sigillo Digitale, tracciando integralmente in blockchain la produzione dell’arancia navelina. Il progetto è stato presentato in anteprima a Marca Fresh 2025. “Abbiamo creduto fin dall’avvio nella tracciatura del prodotto e nell’uso della tecnologia applicata ai processi di produzione” ha affermato il presidente Antonio Genovese.

Packaging innovativo ultratrasparente

Sono nove i soci della Cooperativa, che esporta in Germania ma lavora prevalentemente in Italia, anche nella gdo, e quattro i conferitori. Un lavoro che ha permesso nell’arco di pochi anni di aumentare il fatturato, che oggi supera i 4 milioni di euro. “Clementine e arance da ottobre a fine marzo; pesche e albicocche da maggio a fine settembre. Il nostro impegno è anche quello di aumentare questi periodi in funzione anche dei cambiamenti climatici. Negli ultimi anni abbiamo fatto importanti investimenti con le pesche, finalizzandoli alla creazione di una linea di continuità di prodotto”.

Molto interesse ha suscitato il progetto su produttori e buyer della gdo: “Una bella ‘prima’ -ha dichiarato la dirigenza della start up-. Un ringraziamento particolare ai nostri partner tecnici, Fm2, spin- off dell’Università La Bicocca di Milano, e Foodchain, che si sono messi a disposizione spiegando cosa significhi tracciare il prodotto partendo dall’analisi del dna e passando all’introduzione dei dati relativi alle diverse fasi della produzione in blockchain. Così alla società gd-on di Torino (consulenza-comunicazione-promozione), con il suo manager Pietro Saitta in testa, che ha studiato l’intero layout dello stand e la presentazione del prodotto con il quale abbiamo lanciato il progetto. È stato messo in un sacchetto di carta riciclabile, con una sorta di segnalibro e Qr code dinamico per poter vedere tutto dell’arancia stessa, dalla sua origine all’intera vita”.

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