A ottobre il brand La Grande Bellezza Italiana, la rete che aggrega sei imprese ortofrutticole, ha festeggiato i 5 anni, con una new entry, la Pera Mantovana Igp, che si aggiunge agli altri Igp storici da filiera tracciata (Clementine del Golfo di Taranto, Mela rossa di Cuneo, Pesca di Verona, Radicchio di Verona, Cipolla bianca di Margherita). “Si caratterizza per la sua croccantezza e durezza, ha consistenza particolare ed è molto gustosa” ci ha raccontato a Marca Chiara Gaiardoni, ufficio commerciale La Grande Bellezza Italiana.
Trasparenza e tracciabilità non solo con le Igp
La Grande Bellezza Italiana punta molto sul confezionato rispetto allo sfuso. “Il consumatore preferisce un prodotto non maneggiato troppo nel reparto. Altro elemento importante che distingue il nostro brand è l’italianità. Oggi il consumatore vuole sapere provenienza, chi produce e chi confeziona. Prendersi la responsabilità di andare a comunicare dove un prodotto viene coltivato, cresciuto e promosso è una cosa che non tutti sono disposti a fare. Noi invece siamo pronti a rendere trasparenti le nostre scelte, sia con agli Igp che proponiamo sia con gli altri prodotti che abbiamo nel paniere: ci mettiamo la faccia”.
2024 anno dei giovani
Il Covid ha cambiato molte delle abitudini, non solo facendo crescere il confezionato. “Il tema della salubrità resta un altro elemento cardine nella scelta del consumatore finale. Il 2024 è per noi l’anno dei giovani. È fondamentale attirarli, conquistarli, coinvolgerli, ‘coltivarli ‘come se fossero parte del nostro paniere e non lasciarli più scappare. Sono una risorsa essenziale per il nostro settore ed è importante spronarli a lavorare per il nostro ambito”.
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La Grande Bellezza Italiana contro la crisi della pericoltura con la Pera Mantovana Igp
