“Un Hub strategico nel Nord-Est per le merci europee destinate in Cina”

La proposta del presidente di Macfrut, Renzo Piraccini, all’evento The China Day: "Un ruolo lo possano giocare il Porto di Ravenna e il Mercato ortofrutticolo di Padova"

Renzo Piraccini, attuale presidente di Macfrut
Renzo Piraccini, presidente di Macfrut

Un Hub logistico nel Nord-Est per il mercato con la Cina, sfruttando il Porto di Ravenna e il Mercato ortofrutticolo di Padova. La proposta è stata avanzata dal presidente di Macfrut Renzo Piraccini, durante The China Day, l’evento digitale che anticipa la Fiera, che si aprirà domani a Rimini.

Nei prossimi 4 anni per il Porto di Ravenna verrà investito 1 miliardo di euro

“L’Italia, e in particolare il Nord-Est, può fungere da piattaforma per le merci deperibili cinesi destinale al Centro ed Est Europa, così come può divenire un Hub strategico per le merci europee destinate in Cina attraverso il canale di Suez, che è la via più breve di collegamento -ha spiegato Piraccini-. Al momento i tempi di trasporto tra Italia e Cina sono più lunghi di 5-7 giorni rispetto a quelli della Spagna dal porto di Algeciras, e questo ci penalizza. Un ruolo lo possano giocare il Porto di Ravenna e il Mercato Ortofrutticolo di Padova”.

La proposta ha trovato immediato consenso. “Il nostro porto -ha affermato Daniele Rossi, presidente del Porto Ravenna– ha relazioni con la Cina da molti anni. Ravenna è il porto riferimento del Centro Nord Italia per l’agroalimentare e sta affrontando un piano di espansione per ammodernare gli impianti, realizzare nuove banchine e approfondire i fondali fino a 14,5 metri. Nei prossimi 4 anni investiremo circa 1 miliardo di euro per fare del Porto l’Hub commerciale più importante dell’Adriatico, punto di riferimento per la Cina”.

“Il nostro è uno dei mercati più grandi d’Italia, il primo per import/export con i Paesi dell’Est, Sudafrica, Sudamerica -ha spiegato Maurizio Saia, presidente del Mercato ortofrutticolo di Padova (Maap)-. Il fatturato è di 400 milioni, cifra che ha subito una flessione per l’interruzione dei rapporti con la Russia compensata però dall’ampliato con Nord ed Est Europa e Balcani. In proiezione abbiamo richieste da Spagna e Sud Italia di avere in affitto capannoni frigo, e su questo abbiamo investito per dare nuove offerte per il settore ortofrutta”.

Crescono le importazioni di ortofrutta in Cina: +33,8%

Giampaolo Bruno direttore di Ice-Agenzia a Pechino
Giampaolo Bruno, direttore di Ice-Agenzia a Pechino

Guang Defu, ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese presso le Nazioni Unite, ha riassunto con alcuni dati la crescita di domanda di ortofrutta in Cina. “Nel 2020 in Cina la produzione di verdura è stata di 750 milioni tonnellate, 290 milioni tonnellate di frutta. Ha importato 6,73 milioni di tonnellate di frutta e 466 mila di verdura. Il valore dell’import/export ha superato 35 miliardi di dollari, mentre il commercio di ortofrutta Cina-Europa ha quasi raggiunto i 2 miliardi di dollari”.

Sui numeri del commercio tra Cina ed Europa ha posto il suo focus Giampaolo Bruno, direttore di Ice-Agenzia a Pechino. “Nel 2020 la Cina è stato il quinto esportatore mondiale di frutta per un valore di 16,7 miliardi dollari, di cui quasi il 5% verso i Paesi Ue. A livello globale è stato il terzo importatore per 14 miliardi di dollari, meno dell’1% dai Paesi Ue. Nei primi 7 mesi 2021 le esportazioni cinesi sono cresciute del 4% e le importazioni, in rapido aumento, del +33,8%”.

Il commercio di ortofrutta tra Cina e Italia vale 1,3 miliardi di dollari

Ma Hongtao, direttore generale Atpc (Agricultural Trade Promotion Center
Ma Hongtao, direttore generale Agricultural Trade Promotion Center

Ma Hongtao, direttore generale Atpc (Agricultural Trade Promotion Center), l’ente di promozione del ministero dell’Agricoltura, ha fatto un quadro del rapporto tra Italia e Cina: “Il commercio di ortofrutta tra Cina e Italia, nonostante la pandemia, è cresciuto +1,2%, per arrivare a quasi 1,3 miliardi di dollari. Il commercio bilaterale di frutta ha raggiunto 200 milioni di dollari, quello di verdura quasi 50milioni di dollari”. Tra le proposte avanzate, lo sviluppo della linea ferroviaria Cina-Europe Railway Express per incrementare la logistica dei prodotti della catena del freddo.

L’assessore della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra i due Paesi. “La nostra Regione da tempo si relaziona con la Cina, che rappresenta il 20% del Pil nel mondo. Tanto che il nostro export crescerà del +21%. Per il settore agroalimentare, inclusa l’ortofrutta, c’è ancora tanto spazio in quel Paese”.

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