Fruit Logistica, uno dei più importanti appuntamenti a livello mondiale per il comparto ortofrutticolo vedrà anche quest’anno la presenza massiccia delle Op del Trentino: Melinda e la Trentina oltre che della cooperativa specializzata nei piccoli frutti, la Sant’Orsola coordinate dall’APOT, l’organizzazione di rappresentanza delle Op del Trentino.
Tutti troveranno ospitalità in uno stand di 230 metri quadrati allestito da Trentino Marketing. Si tratta di una presenza ormai consolidata nel tempo che offre l’opportunità di incontrare i più importanti buyer provenienti da tutto il mondo, sottolinea l’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini. Questa presenza è ancora più importante a conclusione di un’annata produttiva molto difficile come quella del 2017 per il comparto ortofrutticolo.
Il punto dell’assessore all’Agricoltura Michele Dallapiccola, prodotti di qualità e sostenibili
L’assessore all’Agricoltura Michele Dallapiccola, ricorda fra l’altro come la melicoltura particolarmente in Valle di Non ed in Valsugana abbiano registrato forti danni a causa delle gelate tardive, ma anche delle grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo il Trentino frutticolo. I danni secondo le perizie delle compagnie assicurative hanno superato i 150 milioni, per i produttori assicurati. Ciò dimostra la grande propensione dei frutticoltori ad assicurarsi, sottolinea l’assessore.
Nonostante ciò il Trentino frutticolo sarà in grado di rifornire la propria affezionata clientela internazionale con un prodotto di alta qualità ottenuto con sistemi produttivi sempre più sostenibili. Ciò è reso possibile da un’efficiente attività di ricerca, innovazione ed assistenza tecnica assicurata dalla Fondazione Mach. Grande attenzione, prosegue Dallapiccola è riservata anche alla frutticoltura biologica che viene sostenuta anche con concreti aiuti economici maggiori rispetto al passato.
E la partecipazione a Fruit Logistica che senso ha in un’annata difficile come questa?
Attestare che il Trentino è comunque presente sul mercato nonostante l’annata difficile grazie valla grande capacità di interrelazione sia con i produttori trentini che con i player è molto importante. È interessante rilevare che in questa fase il mondo frutticolo trentino è impegnato con ogni sforzo a mantenere la clientela anche a costo di qualche sacrificio senza pensare a fare speculazione sui prezzi.
Quale il messaggio per i consumatori europei che il Trentino vuole lanciare da Berlino?
Innanzi tutto un messaggio sull’alta qualità della produzione che si attesta nel migliore dei modi cominciando dal prodotto biologico che in Trentino è in aumento. Senza dimenticare che grazie al clima continentale, alla latitudine, ai territori montani, ma anche ai metodi di coltivazione sviluppati in Trentino tutta la nostra produzione ortofrutticola è da considerarsi ottima anche dal punto sicurezza anche per quanto riguarda la salubrità. Non dimentichiamo che in Trentino siamo stati primi con l’Ente di Sviluppo Agricolo ad introdurre la produzione integrata. Questo ha fatto sì che il livello delle competenze dei nostri frutticoltori sia molto buono.
L’importanza della presenza compatta dei produttori trentini secondo Apot
Il direttore di APOT, l’Associazione delle Op del Trentino Alessandro Dalpiaz sottolinea l’importanza della presenza compatta dei produttori ortofrutticoli trentini a Berlino in uno spazio condiviso con Trentino Marketing. Per i nostri consorzi prosegue, questa presenza ha un significato preciso, per l’interesse che essi hanno verso l’export. Fruit Logistica è molto importante perché qui convergono tutti i maggiori operatori del sistema ortofrutticolo del mondo. Non dobbiamo dimenticare che i contatti con i potenziali acquirenti vanno coltivati con continuità, per questo a Berlino bisogna esserci a prescindere dall’annata sfortunata e della carenza di prodotto. I rapporti vanno comunque mantenuti, in una visione di lungo periodo.
Infine, Berlino è anche una grande occasione per conoscere le dinamiche internazionali, su cui riflettere per poter prendere delle decisioni puntuali per il futuro dei nostri consorzi e più in generale della nostra frutticoltura.
L’accordo tra Melinda e La Trentina e il progetto delle celle ipogee
Melinda, pur in carenza di prodotto a causa di gelate tardive e delle grandinate sarà in prima fila a Fruit Logistica di Berlino. È questa l’occasione per presentare ad un consesso internazionale l’accordo raggiunto con La Trentina che ci porta dal primo gennaio ad essere operativi con una nuova società, una filiale commerciale che andrà a vendere la gamma completa dei prodotti delle due Op, ciascuna con il proprio marchio. Ad affermarlo Andrea Fedrizzi responsabile marketing di Melinda, che avevamo già incontrato in occasione di Fruit Attraction a Madrid.
Ma a Berlino sarà presentato anche il terzo progetto di celle ipogee che la Op ha appena completato. Un progetto unico al mondo che porta da una parte a risparmiare suolo per i magazzini in quanto tutte le celle sono realizzate nel sottosuolo, in secondo luogo sono anche celle molto più sostenibili dal punto di vista ambientale perché il loro funzionamento comporta un assorbimento di energia elettrica molto minore.
Dal canto suo il presidente di Melinda Michele Odorizzi, afferma: ”siamo consapevoli di trovarci a fronteggiare una situazione particolarissima: posso solo affermare che dovremo dare prova di grande capacità nel muoverci in un mercato incerto gestendo nel migliore dei modi le risorse disponibili”. E prosegue:” abbiamo la fortuna di avere un know –how maturato in decenni di esperienza fatta sul campo e per questo possiamo guardare al futuro con cauta fiducia. A livello commerciale stiamo affrontando la stagione più difficile dalla nascita di Melinda, a causa delle gelate e delle grandinate, ma grazie all’accurata pianificazione riusciremo a centrare l’obiettivo fissato a inizio stagione.
Costante aggiornamento per guardare al futuro
Rodolfo Brocchetti, presidente della Op La Trentina, una Op che quest’anno vede ridotta la produzione di mele dei propri soci da oltre 700 mila quintali a poco più di 350 mila dei quali oltre il 25% è stato danneggiato o dal gelo (cerchiatura e ruggine), o dalla grandine e pertanto va all’industria. “Noi, – afferma Brocchetti -, a Berlino andiamo comunque perché è un appuntamento molto importante con tutte le componenti interessate al comparto ortofrutticolo di tutto il mondo. È l’occasione per incontrare i buyer, ma anche i ricercatori e i vivaisti che propongono le ultime novità sul fronte varietale, sono inoltre verificabili le prestazioni delle nuovissime attrezzature per la lavorazione sia della frutta che degli ortaggi”.
Sono, in una parola, “due giorni che servono moltissimo per un nostro aggiornamento, che è alla base per la predisposizione di progetti futuri in piena sintonia con le novità del momento”. Sarà anche l’occasione per presentare al mondo commerciale la nuova società commerciale che è partita subito dopo le feste in base all’accordo con Melinda. “Si tratta di un accordo che porterà benefici a tutte e due le Op, – prosegue Brocchetti -. Ci attendiamo non solo benefici di carattere economico ma anche organizzativo e produttivo. Con questo accordo potremo potenziare anche il ruolo del comparto biologico al quale credono i dirigenti di ambedue le Op”.
Il mercato dei piccoli frutti in continua espansione nonostante le gelate
Matteo Bortolini, direttore della cooperativa dei Piccoli Frutti Sant’Orsola, afferma come il 2017 sia stato un anno non facile anche per il settore dei piccoli frutti e delle ciliegie in particolare. Anche in questo caso la responsabilità va attribuita alle gelate di primavera particolarmente per le ciliegie.
“Per quanto riguarda il mercato dei piccoli frutti – commenta Bortolini -, siamo in costante espansione, il prodotto è ormai richiesto 12 mesi l’anno c’è pertanto molto spazio per crescere ed innovare”. In quest’ottica va visto anche il Villaggio dei Piccoli frutti che sta sorgendo alla periferia di Pergine Valsugana, in località Cirè che includerà un nuovo stabilimento produttivo, una vasta area dedicata al conferimento e alla logistica, aree destinate alla ricerca e alla sperimentazione, un giardino dei piccoli frutti che accoglierà i visitatori.
Noi, conclude il direttore,” ci presentiamo a Berlino con spirito sicuramente positivo, consapevoli che per far fronte alla costante crescita della domanda ma anche della concorrenza dobbiamo aumentare la nostra produzione. Questa sfida si è tradotta per noi in un piano aziendale che prevede la destagionalizzazione della produzione per offrire tutto l’anno prodotti provenienti dai nostri soci e con la costruzione appunto del villaggio”.
a cura di Carlo Bridi