Con più di 20 espositori e oltre 30 eventi l’Italian Fruit Village ha consolidato a Fruit Logistica il ruolo di piattaforma di riferimento per l’aggregazione e l’internazionalizzazione del sistema agroalimentare italiano.
Il fattore aggregazione
Aggregazione è stata la parola chiave. L’ha usata il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, a margine dell’evento dedicato al valore della produzione a marchio nella gdo; l’ha specificata Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, durante il convegno organizzato da Confagricoltura Salerno. Sul tema lo stesso consorzio Edamus ha dato vita a un incontro cui hanno preso parte, tra gli altri, Fabio Massimo Pallottini presidente Italmercati e Marco Salvi presidente Fruitimprese. Una strategia unitaria è stata chiesta a gran voce anche da Italia Ortofrutta. L’Unione nazionale, presieduta da Gennaro Velardo, nel corso di un evento dedicato alla Pac, ha sollecitato a una semplificazione delle regole del sistema ortofrutticolo organizzato per favorire l’aggregazione.
Diversi i progetti e prodotti presentati: dal progetto Map di Costieragrumi, al primo asparago a marchio, l’Aspargò della Op La Palma, i prodotti della Op Ager Campanus, le produzioni biologiche di AOA e gli healty-hour di Terra Orti. Coinvolta anche l’Associazione nazionale Le Donne dell’Ortofrutta.
Si guarda già a marzo. Grazie al Consorzio Edamus, alla prossima edizione di Cibus Connect (Parma 29-30 marzo) ci sarà, per la prima volta, un padiglione dedicato al Fruit &Vegetables. “C’è bisogno anche in Italia -ha dichiarato il presidente Emilio Ferrara- di una fiera internazionale in grado di rappresentare tutti i settori che compongono la grande offerta agroalimentare del nostro Paese per meglio rappresentarla e proporla sul mercato globale”.
