“Se attualmente le mele club rappresentano poco più dell’1% della produzione mondiale, nel giro di dieci anni potrebbero arrivare al 10% o 15%“, così Benjamin Laimer, referente marketing per il Consorzio Vi.P. Val Venosta, vede la crescita di una nicchia sempre più interessante che trova spazio a scaffale, spesso spinta da iniziative marketing mirate a supporto.
Le varietà club crescono
Uno scaffale che si sta riempiendo velocemente di nuove varietà club, dai casi scuola Pink Lady e Ambrosia, al consenso sempre più crescente che sta ottenendo la mela Kanzi, o i particolari aromi dell’Envy o della Yello, che si propongono come prodotti premium.
Per non parlare di ciò che sta arrivando e non passa fiera in cui siano presentati i prodotti nati collaborazioni tra produttori di diversi Paesi: Candine e Morgana da poco in distribuzione, guardando ancora più avanti troviamo Kissabel, la mela rossa, che arriverà nei prossimi anni.
Un sovraffollamento che porterà a nuove sfide sia da parte dei produttori sia dei retailer, a partire dalla giusta comunicazione, rispetto a gusti e utilizzi, verso il consumatore che potrebbe trovarsi confuso dalla ricchezza del rinnovamento varietale in atto.