Anche quest’anno Fruitimprese sarà presente a Fruit Attraction di Madrid, all’interno della collettiva organizzata dall’Ice (Hall 7 – Area 7D06). L’Italia alla rassegna internazionale dell’ortofrutta, in programma da domani al 20 ottobre, è presente con 113 imprese e mantiene un ruolo di primo pano come a Berlino con Fruit Logistica e a Colonia per Anuga. È la conferma che l’ortofrutta gioca un ruolo strategico come seconda voce dell’export agroalimentare dopo il vino.
“Le nostre imprese – spiega il presidente, Marco Salvi – hanno bisogno di un gioco di squadra sui mercati internazionali per abbattere le barriere e trovare nuovi sbocchi. Con il permanere del blocco dell’export verso la Russia e l’instabilità politica di Nordafrica e Medio Oriente, è giocoforza recuperare in Europa ed entrare nei nuovi mercati emergenti se vogliamo mantenere il trend positivo della crescita delle nostre esportazioni di ortofrutta”.
Qualità degli operatori, location e collocazione temporale i plus di Fruit Attraction
Per il presidente nazionale di Fruitimprese, Marco Salvi, “la fiera madrilena dell’ortofrutta è diventata un appuntamento ineludibile per le imprese italiane più vocate all’export”. Fruit Attraction in pochi anni ha raggiunto uno standard che colloca il salone madrileno subito dopo Berlino nell’interesse degli operatori.
Con 1500 espositori provenienti da 33 Paesi, in continua crescita, e una previsione di 60mila visitatori professionali, Madrid si consolida “come una straordinaria piattaforma commerciale e di business per il settore ortofrutticolo internazionale. Alla base di tale successo tre elementi: qualità degli operatori, location, collocazione temporale”.
Il sistema ortofrutticolo spagnolo sul fronte fieristico, come spiega sempre Salvi, ha saputo fare squadra chiudendo varie iniziative periferiche e concentrando le risorse su un unico evento di livello, collocato nella capitale del Paese. Un elemento quest’ultimo da non trascurare perché Madrid è anche una città molto bella e attrattiva, che offre molto anche a livello storico, turistico e culturale”.
Per queste ragioni il salone madrileno aggiunge Salvi “sta crescendo in maniera esponenziale ed è collocato in un momento della stagione in cui si possono chiudere programmi per importanti campagne invernali”.