TomatER, la filiera del pomodoro da industria diventa più sostenibile

Al via la sperimentazione di nuovi materiali per gli imballaggi. Il progetto presentato da Aop Cio di cui fanno parte Ainpo, Consorzio Casalasco del Pomodoro e Consorzio Agrario di Cremona

Seminiere con piantine di pomodoro
Seminiere con piantine

L’Aop Cio, Associazione di organizzazione di produttori con sede a Parma, di cui fanno parte Ainpo, Consorzio Casalasco del Pomodoro e Consorzio Agrario di Cremona, ha presentato alla Regione Emilia-Romagna il progetto di ricerca TomatER, per il miglioramento della sostenibilità ambientale della filiera del pomodoro da industria attraverso l’impiego di nuovi materiali di imballaggio.

Seminiere in polistirene riutilizzabile e riciclabile o miste

Nella fase di produzione di piantine per il trapianto in pieno campo, che avviene in vivai specializzati, queste vengono seminate, coltivate e trasportate in contenitori chiamati “seminiere” che sono in polistirolo. Attualmente, nel Nord Italia, ne vengono utilizzate quasi 5 milioni di pezzi a campagna. Le seminiere in polistirolo non sono idonee a essere riutilizzate perché non possono essere sterilizzate. Questo comporta il rischio che le stesse possono essere vettore di patogeni.

Il progetto TomatER impiega nuove seminiere adatte al trapianto a macchina, costituite da materiali plastici alternativi al polistirolo. Saranno sperimentate due tipologie di seminiere. Le prime, costituite in polistirene (seminiere monomateriale) saranno interamente riutilizzabili e completamente riciclabili. Le seconde (seminiere miste), costituite da due materiali: la base di polistirolo e un rivestimento di Rpet termoformato. La base di polistirolo può èssere riutilizzata per più cicli, mentre il termoformato in Rpet viene avviato al riciclo alla fine di ogni ciclo vegetativo.

TomatER sarà finanziato per il 70% dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale. Collaborano alle attività del progetto VSafe, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, il Cipack, Centro interdipartimentale del packaging dell’Università di Parma, Open Fields, AZ Gomma, 2 vivai e alcune aziende agricole emiliano-romagnole.

Il pomodoro da industria rappresenta la più importante filiera italiana dell’ortofrutta trasformata, con un fatturato, nel 2021, di 3,7 miliardi di euro, di cui circa 2 miliardi derivanti dall’export. Impiega circa 10 mila lavoratori fissi e oltre 25 mila stagionali, cui si aggiunge la manodopera impegnata nell’indotto.

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