A causa del vento salino le coltivazioni di patate nel Siracusano subiranno conseguenze su disponibilità di prodotto e calibro. Lo rende noto il servizio tecnico di Romagnoli F.lli Spa.
A fine marzo entra nel vivo la raccolta: rese stimate sui 300-350 quintali all’ettaro
Clima sempre più determinante. Dopo le rigide temperature di inizio gennaio, sono i venti provenienti dal mare di fine febbraio a incidere sui quantitativi. Le coltivazioni colpite sono quelle vicine alla costa, dove si è arrivati anche al disseccamento completo di alcune piante. La situazione avrà conseguenze dirette su calibro e disponibilità di prodotto, che purtroppo risulterà “relativamente limitata fino a Pasqua”, come ha spiegato il servizio tecnico di Romagnoli F.lli Spa..
Diverso lo scenario, raccontato dai tecnici, per le coltivazioni di altre zone, risultate indenni ai danni di gennaio e febbraio. E per le quali invece l’andamento produttivo è regolare. Tanto che si attende “un prodotto di eccellente qualità, sebbene quantitativamente inferiore rispetto alla scorsa campagna”. Le rese stimate sono sui 300-350 quintali all’ettaro. Per queste colture la raccolta inizierà a partire dal 18-20 marzo, per poi entrare nel vivo verso fine marzo o inizio aprile. Da fine aprile a tutto maggio si assisterà, poi, al consueto aumento delle rese per ettaro, grazie al quale l’offerta potrà allinearsi alla domanda, con prezzi che si stabilizzeranno su valori remunerativi.