Oranfrizer è già sbarcata in Cina, non ancora con le arance, ma con le sue spremute Oranfrizer Juice di arancia rossa siciliana. Aspettando la firma del ministro delle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio, al protocollo che dovrebbe autorizzare il trasporto anche per via aerea del prodotto italiano (con arrivo a destinazione da un giorno all’altro anziché i 40-50 giorni di nave), come annunciato dal vice-premier Luigi di Maio durante la sua recente visita in Asia, l’azienda catanese si è portata avanti per sondare il mercato.
“In Asia – ha spiegato Sara Grasso, export manager di Oranfrizer – siamo presenti con le spremute Oranfrizer Juice, quindi esportiamo già il sapore autentico dell’arancia rossa siciliana grazie alla nostra attività di trasformazione degli agrumi in succo 100% che inizia e si completa in Italia, sulla quale abbiamo il totale controllo anche della filiera di produzione”. In Asia il mercato più importante è al momento il Giappone, ma seguono e crescono anche Paesi come l’Indonesia e Hong Kong.
Grasso, export manager: “Garantiamo l’alta qualità nonostante il maltempo ”
“ Il mercato cinese – prosegue l’export manager – è un mondo nuovo per noi, per avviare esportazioni di arance fresche in Cina abbiamo dei contatti che speriamo si evolvano positivamente. Questa stagione agrumaria è molto particolare: nonostante il maltempo delle scorse settimane, che in Sicilia ha creato notevoli danni, siamo in grado di fornire agrumi di alta qualità anche nei mercati esteri. Lo potremmo fare anche in Cina”.
Alla ricerca di un partner specializzato nella distribuzione in Cina
Per quanto riguarda le nuove modalità di trasporto via aerea Grasso ha anche anticipato che la campagna delle arance dovrebbe dare riscontri positivi anche quest’anno: “Per la Cina possiamo renderemo disponibili le varietà di arance rosse Moro e Tarocco, ma anche le arance bionde Navel“.
I volumi di frutta per la Cina in questo primo anno saranno modesti perché un’eventuale prima spedizione sarà considerata una sorta di test per sondare il nuovo mercato.
“Il partner con il quale potremmo avviare l’azione di export in Cina, – ha fatto sapere ancora Grasso – dovrebbe essere specializzato nell’importazione e nella distribuzione del fresco, per noi è importante che capisca le peculiarità del prodotto sotto tutti i punti di vista, perché possa trattare l’arancia nel migliore dei modi. Siamo positivi, vedremo solo nelle prossime settimane se ci saranno dei risvolti”.