La melagrana diventa un superfood grazie al microbiota

Secondo una nuova ricerca, contrasta le infiammazioni intestinali croniche, fino al morbo di Crohn, grazie a un metabolita prodotto dalla flora intestinale che trasforma i polifenoli del frutto

La melograna è oggetto di numerosi studi per l'azione combinata con il microbiota
La melagrana è oggetto di numerosi studi per l'azione positiva in sinergia con la flora intestinale

Le infiammazioni intestinale, fino al morbo di Crohn, possono essere contrastate consumando melagrana. Lo sostiene una nuova ricerca pubblicata su Nature Communications e condotta dall’Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine (inStem)di Bangalore, in India, e dall’Università di Louisville, negli Usa.

Dal frutto all’healthy drink per la colazione: il momento d’oro del melograno

Lo studio ha individuato il meccanismo per contrastare queste patologie croniche, di cui soffrono 200mila italiani, in una molecola: un metabolita microbico che deriva dal melograno, l’urolitina. In sostanza il microbiota, la nostra flora intestinale, trasforma gli ellagitannini del frutto,  che appartengono alla categoria dei polifenoli, in urolitina che ha una fortissima azione antinfiammatoria.

Sui benefici della melograna, che è tra l’altro ricco di antociani, continuano a prodursi nuovi studi. Quelli del Politecnico Federale di Losanna (EPFL), pubblicati su Nature Medicine, si sono concentrati sulle proprietà anti-age. Tra gli altri vantaggi, eserciterebbe anche un controllo sulla glicemia.

È un momento d’oro per la melograna, coltivata soprattutto tra settembre e ottobre. Sempre più presente nella gdo dove viene apprezzata anche come healthy drink, viene proposta con maggiore frequenza anche nei bar per una colazione salutistica.

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