Melinda acquisce A.D. Chini e punta a espandersi nel segmento dei prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta (mousse, snack, barrette e squeeze). A Fruit Logistica ha organizzato un incontro presso lo stand Apot incentrato sull’acquisizione, step del nuovo piano di sviluppo 2022-2025.
Prodotti da filiera totalmente trentina e di proprietà, vantaggi per l’economia locale
Con A.D. Chini, Melinda vanta una collaborazione quasi ventennale. Con la creazione della nuova business unit, per gestire la produzione e la distribuzione di prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta in seno al Consorzio della Val di Non -ha spiegato Paolo Gerevini, direttore generale dei Consorzi Melinda e La Trentina- Melinda sarà in grado di proporre al pubblico prodotti da una filiera totalmente trentina e di proprietà, dal campo allo stabilimento, fino al prodotto finito. Un controllo totale su tutti gli step del processo produttivo.
“Abbiamo individuato una grande possibilità per il mercato in cui lavoriamo e per il territorio sul quale operiamo -dichiara Ernesto Seppi, presidente del Consorzio Melinda-: questa operazione comporterà diversi vantaggi per l’economia locale sia in termini di occupazione che di indotto collegato”.
In arrivo nuovi prodotti e campagne di marketing
Qualità costante nel tempo, ricette della tradizione portate nella modernità, innovazioni brevettate e certificazioni all’avanguardia sono i principali asset distintivi del progetto. Il piano prevede un ampliamento dell’offerta attuale in termini sia di referenze dei prodotti esistenti sia di novità, volti a intercettare nuovi target e trend di consumo, con attività mirate di marketing e comunicazione.
Melinda con 400 mila tonnellate di mele prodotte ogni anno, circa il 20% della produzione media nazionale, e un fatturato medio di circa 300 milioni di euro, è tra le principali realtà europee del mercato ortofrutticolo. A D. Chini ha chiuso il 2021 con un fatturato intorno ai 15 milioni di euro, +5% rispetto al 2020 nonostante il periodo difficile.