Soluzioni innovative per il risparmio idrico, tecnologie 4.0 per potenziare la produzione, divulgazione dei plus nutrizionali supportati da ricerche scientifiche: sono queste i principali strumenti strategici raccontati dall’Almond Board of California in un Virtual Orchard Tour. “Dal 1973 -ha detto il presidente e ceo Richard Waycott– la comunità di mandorle californiane, attraverso l’Almond Board of California, ha investito 89 milioni di dollari nella ricerca per aumentare l’efficienza, minimizzando l’impatto sull’ambiente, la conoscenza e l’impatto sulla salute umana e la sicurezza”.
Dalla sostenibilità al progetto zero waste per il riutilizzo dei sottoprodotti
La California, grazie al clima mediterraneo, produce l’80% delle mandorle mondiale (12 varietà costituiscono il 95% della produzione), di cui il 67% viene esportato via nave: metodo che garantisce emissioni di Co2 per km 50 volte inferiore all’aereo. Il consorzio, che riunisce oltre 7.600 coltivatori per 412 mila ettari (circa il 70% dei farmer ha meno di 40 ettari) mira a espandere il consumo globale di mandorle californiane.
La sostenibilità è alla base della strategia di sviluppo e si traduce anche nello zero waste come ha spiegato Danielle Veeenstra dell’Almond Board of California: mallo e guscio vengono riutilizzati come mangime o lettiere del bestiame. Questo comporta una compensazione di circa il 50% delle emissioni di carbonio. Ma altri riutilizzi più innovativi sono esplorati: ci sono circa 85 progetti di ricerca che riguardano, per esempio, l’impiego dei gusci nella plastica riciclata, come carburante o ammendante. L’obiettivo raggiungere un livello di“rifiuti zero” entro il 2025.
L’85% dei coltivatori ha adottato la microirrigazione
Centrale è poi la questione del risparmio idrico visto che la California è colpita da forti sbalzi climatici che portano a siccità o a inondazioni. A questo fa fronte adottando metodologie di recupero e conservazione dell’acqua e stoccaggio, tra cui la costruzione di canali, dighe e acquedotti e il recharge delle falde acquifere grazie agli allagamenti invernali. La coltivazione delle mandorle (maggiormente proteiche) richiede maggiore energia rispetto a colture cerealicole e dunque più acqua. Tra il 1990 e il 2010 i coltivatori di mandorle della California hanno ridotto del 33% il fabbisogno idrico: uno dei segreti è l’uso della microirrigazione adottata dall’85% dei coltivatori contro una media del 42% delle altre colture californiane. L’obiettivo è ridurre la quantità di acqua usata per produrre una libbra di mandorle (0,45 kg) di un ulteriore 20% entro il 2025.
Mandorle superfood grazie alla protezione da malattie cardiovascolari: l’interesse per lo sviluppo del mercato plant-based
La comunicazione spinge poi sui plus nutrizionali delle mandorle, ricche in proteine e acidi grassi monoinsaturi. Tra gli ingredienti spicca la vitamina E che copre il 50% della razione giornaliera necessaria, poi fibre, magnesio, riboflavina, potassio.
Ci sono evidenze, emerse in diversi studi scientifici, del ruolo di protezione cardiovascolare, per l’azione di abbassamento del colesterolo e trigliceridi; altri evidenziano il controllo del glucosio, gestione del peso, protezione della pelle, miglioramento della concentrazione e memoria e un’azione nella modulazione del microbiota, come ha spiegato la nutrizionista Swati Kalgaonkar. Un forte interesse va nell’utilizzo di prodotti plant-based. Quasi un americano su due (47%) sostiene che mangia ormai più alimenti plantocentrici che carne.
Qualità garantita e tutela delle api
Dall’utilizzo di sensori in campo e big data, fino a quello di selezionatrici robotiche: la tecnologia è alla base della produzione di mandorle californiane. Ma il controllo finale della qualità è svolto anche manualmente. L’Almond Board della California di distingue anche per la gestione responsabile degli agrofarmaci, anche a tutela delle api e dell’impollinazione. Ha anche ottenuto un riconoscimento da parte del Dipartimento californiano di regolamentazione dei pesticidi per i progetti di ricerca volti al miglioramento del monitoraggio e della tempistica.