“Per produrre una varietà di successo sono necessari fino a 20 anni”. Le innovazioni introdotte da Hazera, azienda leader nel settore delle sementi, a Rilland, sono utilizzate dai coltivatori di molti Paese. Soprattutto per le cipolle, di cui i Paesi Bassi sono uno dei maggiori esportatori al mondo.
Servono dai 15 ai 20 anni per produrre una nuova varietà di successo e solo l’uno per cento di tutti gli ibridi sviluppati è adatto alla produzione di semi
Hazera fa parte del gruppo Limagrain, una cooperativa agricola francese internazionale: la divisione di sementi di ortaggi è la seconda più grande al mondo. La sede centrale della società si trova in Israele e nei Paesi Bassi, con filiali in undici Paesi e 100 mercati raggiunti. “Possono essere necessari dai 15 ai 20 anni per produrre una nuova varietà di successo – spiega Laura Poelstra, site manager di Hazera a Rilland –. Ogni anno i nostri allevatori creano nuovi ibridi, selezionati in collaborazione con i produttori nei campi di prova. I risultati vengono inviati a Rilland dove vengono valutati: alla fine ci ritroviamo con circa l’uno per cento di tutti gli ibridi sviluppati adatti alla produzione di semi”.
Dalla Zelanda, epicentro della coltivazione della cipolla, le coltivazioni si stanno trasferendo in nuove aree, la più recente nell’est dei Paesi Bassi. “L’influenza del cambiamento climatico è stata avvertita negli ultimi anni e stiamo anche conducendo ricerche su colture saline e resistenti alla siccità”.
Sviluppare nuovi ibridi non è cosa semplice. Basti pensare che il dna della cipolla (addomesticata 5mila anni fa) è otto volte quello dell’uomo. Potenza dell’evoluzione. Senza dimenticare che le cipolle sono un raccolto biennale, dunque il processo di riproduzione richiede il doppio del tempo. E sono particolarmente sensibili alla luce. “È un’impresa scientifica di altissimo livello – sottolinea –. Noi siamo leader nel mondo, con una combinazione vincente: alti rendimenti e lunga shelf-life”.