L’unione fa la forza anche tra le Oi (Organizzazioni Interprofessionali) ortofrutticole e offre l’opportunità di confrontarsi ed eventualmene condividere posizioni da sottoporre a Bruxelles. Questo il senso del protocollo d’intenti sottoscritto ieri sera a Madrid, nella seconda giornata di Fruit Attraction, la fiera spagnola di riferimento per il comparto, da Ortofrutta Italia, Hortiespaña, la francese Interfel e l’ungherese FruitVeb. le quattro (Oi) ortofrutticole in rappresentanza di Italia, Francia e Spagna e Ungheria.
“Le Oi firmatarie – si legge in un comunicato di Ortofrutta Italia – condividono una comune cultura interprofessionale e sono soggette allo stesso regolamento europeo. Inoltre, scambiando pratiche ed esperienze, si potranno rafforzare le altre O.I. ortofrutticole emergenti di recente costruzione”.
Obiettivo, migliorare la qualità e il valore dei prodotti a livello europeo
“Lavorare insieme, insomma, per sviluppare le nostre missioni preservando le nostre specificità nazionali e per condividere l’obiettivo comune di sviluppare il consumo di frutta e verdura fresca attraverso il potenziale miglioramento della qualità e del valore dei prodotti” ha dichiarato Nazario Battelli, presidente di Ortofrutta Italia.
L’obiettivo è anche quello di creare alleanze su tematiche di interesse per il settore a livello di Unione europea non solo per quanto riguarda l’armonizzazione delle norme ma anche per quanto riguarda le future strategie in tema di ortofrutta.
Prossimo incontro a Fruit Logistica e forse a Macfrut
Gli impegni contenuti nella dichiarazione congiunta prevedono la necessità di incontrarsi con regolarità un paio di volte all’anno per scambiarsi informazioni sui temi economici, della promozione e della comunicazione istituzionale, delle esportazioni e di come evolvono ricerca e innovazione nel settore ortofrutticolo.
“La prossima volta – spiega il presidente Battelli – ci incontreremo a Berlino a Fruit Logistica a febbraio, ma stiamo lavorando per rivederci anche a Macfrut in Rimini, a maggio. Avremo così in questi mesi la possibilità di approfondire le questioni europee relative alle missioni e allo stato delle Oi ortofrutticole diverse per storia e capacità aggregativa”.