La stagione dell’avocado è finita, riprenderà ad ottobre. Questo il messaggio che si legge sul sito di Sicilia Avocado, brand ormai affermato di un gruppo di 20 aziende agricole che nella terra dei limoni e delle arance ha scommesso su questo frutto subtropicale. Come? Facendo, una volta tanto, squadra, cominciando dall’aggregazione dell’offerta e dalla creazione di un marchio per arrivare a gestire in modo unitario il calendario di produzione e di raccolta e la fase della commercializzazione.
Promotore dell’iniziativa Andrea Passanisi, giovane imprenditore che una quindicina di anni fa ha cominciato a sperimentare a Giarre (Ct) la produzione di frutti subtropicali in una zona pedoclimatica che si è rivelata ideale per l’avocado, tra le pendici dell’Etna e il mar Ionio: “Qui il terreno di origine vulcanica, insieme alla purezza dell’acqua estratta dal sottosuolo – spiega – conferisce ad ogni frutto, peculiari e pregiate proprietà organolettiche”.
Com’è iniziato il progetto? “Ho seguito il trend dell’aumento dei consumi di frutta esotica, puntando sull’avocado che è considerato un vero superfood e in questo progetto ho cercato di coinvolgere anche altri colleghi. Ho iniziato con pochi ettari e oggi – spiega l’imprenditore – sono arrivato a 21 ettari coltivati ad avocado solo nella mia azienda. Considerando le altre imprese agricole che partecipano all’iniziativa, avviata nel 2013, superiamo i 100 ettari”.
I punti di forza di questa produzione di mango 100% born in Sicily, che vede il frutto protagonista assieme al mango del Tropical Fruit Congress di Macfrut 2018, sono la qualità, la tracciabilità, la certificazione biologica e la freschezza, garantita quest’ultima dalla rapidità di consegna dal momento della raccolta. Ogni avocado è trasferito in magazzino e scrupolosamente selezionato prima della spedizione, entro 24-48 ore dalla raccolta.
“A differenza dei frutti provenienti dal Sud America e da altri paesi tropicali, noi offriamo una filiera cortissima al consumatore. Se pensiamo che i frutti provenienti dal Cile impiegano 28 giorni di nave per arrivare al porto di Livorno – sottolinea Passanisi, che si occupa della commercializzazione – non c’è confronto. Sicilia Avocado punta quindi sulle nicchie garantendo una produzione fresca e top quality, due plus che il mercato ci riconosce”.
Tra le 300 e 500 tonnellate di avocado le previsioni produttive del 2018
“L’annata appena chiusa è andata bene, soprattutto sul canale dell’e-commerce. Il brand Sicilia Avocado è riconosciuto – dice Passanisi – perché il prodotto è biologico, italiano e di filiera corta. I prezzi sono stati altalenanti. Ci scontriamo con il prodotto in arrivo dalla Spagna e quest’anno in particolare con la concorrenza el Messico, che in considerazione del mutato quadro politico Usa ha dirottato l’offerta in Europa facendo scendere i prezzi. Il 2017 è stata comunque un’annata soddisfacente anche se di scarica sotto l’aspetto della produzione che nell’avocado è altalenante anche se non c’è la grande differenza che si riscontra nell’olivo tra un’annata e l’altra”. Nel 2017 Sicilia Avocado ha raccolto 200 tonnellate e nel 2018 le previsioni sono di arrivare tra le 300 e le 500 tonnellate di prodotto.
Sono in produzione diverse varietà di avocado, tra cui la Hass rappresenta la cultivar più importante, ma tutte concorrono a garantire la continuità nella fornitura siciliana da fine settembre-ottobre fino a marzo.
Il 50% della produzione Sicilia Avocado passa attraverso la gdo
Sicilia Avocado commercializza i suoi frutti in tutta Italia e in Europa. “Stiamo assistendo a una crescita molto sostenuta del canale e-commerce – spiega Passanisi – anche se il 50% delle vendite passa ovviamente dalla gdo e il resto prende la via dei mercati tradizionali”. Il 25% del prodotto siciliano viene anche esportato.