Le imprese agricole attive condotte da giovani under 35 sono in Italia 53.322, il 7,6% del totale (700.869). Il giovane in agricoltura è più vocato all’innovazione e all’introduzione di tecnologie digitali e mediamente più attento alla transizione ecologica. A Fieragricola di Verona, rassegna internazionale di agricoltura con oltre 520 espositori diretti da 11 Paesi, Nomisma tratteggia l’identikit “Smart & Green del giovane agricoltore 4.0”, identificato dall’Osservatorio Giovani Agricoltori, istituito dal gruppo Edagricole e Nomisma in collaborazione con Bayer.
Quasi 8 su 10 utilizzano le tecnologie dell’agricoltura di precisione
Nel dettaglio il 78% dei giovani agricoltori utilizza già una o più soluzioni di agricoltura digitale (erano il 45% un anno fa); il 27% del campione utilizza 3 o 4 tecnologie 4.0 e il 10% ha introdotto 5 e più sistemi hi-tech nella propria impresa agricola.
Fra le tecnologie di agricoltura 4.0 maggiormente utilizzate il ricorso ai quaderni di campagna digitali (40%), macchine con guida assistita/semi- automatica/Gps integrato (33%), app e software per la gestione della contabilità aziendale (30%), centraline meteo aziendali (18%). “L’Italia deve agevolare il passaggio da una classe imprenditoriale di età avanzata a una generazione successiva e risolvere il problema del ricambio generazionale” sottolinea Ersilia Di Tullio, senior project manager di Nomisma.
Il premio “L’agricoltura è giovane” a Valeria Villani, imprenditrice della società agricola Carlini
Nel corso della mattinata, nell’ambito dell’Osservatorio Giovani Agricoltori, Edagricole, Nomisma e Bayer hanno consegnato il premio “L’agricoltura è giovane” a Valeria Villani, imprenditrice agricola della società agricola Carlini di Gualtieri (Reggio Emilia).