Il parco agroalimentare Fico Eataly World aperto a Bologna lo scorso 15 novembre nasce dal mondo agricolo per coprire con le proprie fabbriche e gli stand tutta la filiera della produzione e vendita del cibo.
Ad affermarlo è lo stesso Oscar Farinetti, creatore del progetto insieme al Comune di Bologna e a numerosi partner come Prelios: “Fico nasce per questo, per raccontare la meraviglia dell’agricoltura“.
Un’affermazione confermata già all’ingresso, dove in bella mostra ci sono tutte le 1.200 varietà di mela prodotte nel mondo, di cui 1.000 solo in Italia.
Fico nasce dall’agricoltura e ha sede nell’ex ortomercato
Anche lo spazio in un certo senso nasce dall’agricoltura, poiché è la ex sede del centro agroalimentare di Bologna, proprio la parte dell’ortomercato, esagerato per le necessità del settore ma perfetto per Fico.
“Avevo l’idea di creare una grossa fattoria didattica -spiega Andrea Segré, presidente del Caab e prima ordinario di Politica Agraria all’Università di Bologna, oggi presidente della Fondazione Fico-, l’ho condivisa col direttore generale di Caab, l’abbiamo costruita insieme e presentata al sindaco, per creare una cittadella del cibo spostando gli operatori in una cittadella più piccola ma da rigenerare con soluzioni all’avanguardia”.
L’incontro con Farinetti è stato fondamentale, è stato lui anche a proporre il nome di Fabbrica Italiana Contadina, Fico appunto.