“Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo potuto osservare un incremento importante delle vendite dei nostri prodotti”. Esprime soddisfazione Federico Milanese, responsabile marketing e sviluppo di Jingold, vincitrice dell’Innovation Award a Fruit Logistica 2019 con il kiwi rosso Oriental Red. L’altra faccia della medaglia della pandemia Coronavirus è che ha dato una marcia in più a diversi prodotti ortofrutticoli premiati dai consumatori perché più comodi all’uso, con maggiore shelf-life, o perché ricchi di vitamina C, un aiuto al sistema immunitario. “Tra maggio e giugno terminerà la campagna del kiwi a polpa verde italiano, ma già è in corso la raccolta della cultivar Jintao a polpa gialla in Cile e Arghentina” annuncia.
Quali varietà di kiwi Jingold sta raccogliendo?
“La raccolta del kiwi coltivato in Italia avviene generalmente fra ottobre e novembre. È in pieno svolgimento in queste settimane la raccolta nell’emisfero Sud, in particolare Cile e Argentina, dove Jingold produce la sua varietà di punta, la cultivar Jintao a polpa gialla”.
Fino a quando durerà la campagna commerciale?
“La campagna del kiwi italiano a polpa gialla e rossa è ormai giunta al termine e siamo rimasti soddisfatti dall’andamento della stagione: i risultati confermano infatti un trend di crescita costante di anno in anno e non possiamo che esserne fieri. La campagna del kiwi a polpa verde italiano terminerà con ogni probabilità tra maggio e giugno”.
È cresciuta la richiesta della gdo nei primi mesi dell’anno?
“In linea con la crescita generale, anche la domanda della Gdo è aumentata: nei primi 3 mesi dell’anno abbiamo potuto osservare un incremento importante delle vendite dei nostri prodotti che con fasi di alti e bassi si sono stabilizzate su valori più alti della stagione precedente”.
Logistica, sicurezza: quali sono le criticità?
“Al momento dell’esplosione del Covid-19 in Europa noi eravamo in una fase finale della stagione. Abbiamo, pertanto, risentito solo in minima parte dei problemi logistici, che comunque sono stati ampiamente contenuti dagli operatori del settore, al quale va attribuito il merito di aver garantito le forniture anche in questo momento di crisi.
Le principali criticità riguardano la lavorazione in magazzino: nel pieno rispetto, infatti, delle norme di sicurezza di chi vi opera, lo staff impiegato è minore in termini di numerosità e di conseguenza i tempi di confezionamento un po’ più lunghi. Non si sono comunque verificati ritardi o disagi eccessivi nelle forniture”.
Quali accorgimenti di sicurezza sono stati presi nelle campagne?
“Jingold su questo tema si è mossa con anticipo e lungimiranza, adottando sin dalle prime settimane di emergenza norme comportamentali volte alla salvaguardia della salute dei lavoratori, sia negli uffici che nelle campagne. I medesimi accorgimenti sono stati adottati dai collaboratori sudamericani che sono impegnati maggiormente in campagna. Priorità assoluta per noi è la salute delle persone”.
C’è difficoltà a reperire manodopera?
“Per quanto concerne il Sudamerica, dove avviene la raccolta del nostro kiwi in questo momento, le condizioni sono diverse da Paese a Paese. In generale non appaiono così critiche da pregiudicare la reperibilità di manodopera per la raccolta”.
L’export ha risentito della pandemia?
“Per il momento direi di no. Certamente anche Jingold, come tutte le aziende in cui buona parte del business si basa sull’export, dovrà fare i conti con l’evoluzione della pandemia e con le conseguenti misure imposte dal nostro Paese e dagli altri. Per questo motivo il nostro team è impegnato nel cercare di anticipare possibili conseguenze, non facendoci trovare alla sprovvista”.
Come sarà lo scenario futuro?
“Difficile prevederlo. Vediamo già l’impatto che sta avendo sul cambiamento delle abitudini di consumo, ma nessuno è in grado di predire quali saranno le evoluzioni future. Crediamo però fortemente che il nostro Gruppo possieda le capacità e la necessaria flessibilità che ci permetteranno di trovare soluzioni, per continuare a soddisfare al meglio il bisogno di bontà e benessere dei nostri consumatori”.
