#CutTheUnfair è l’ashtag della flash mob organizzata oggi dagli agricoltori europei a favore della proposta di direttiva che punta a contrastare le pratiche sleali all’interno della filiera e che verrà discussa nell’ambito del trilogo tra Europarlamento, Commissione e Consiglio per arrivare al traguardo, in base alle previsioni, entro fine 2018 o maggio 2019. L’iter della direttiva inevitabilmente rischia di contrapporre il primo e l’ultimo anello, quindi parte agricola e Gdo ma le pressioni per bloccare il percorso del nuovo provvedimento Ue le ha denunciate proprio Paolo De Castro, relatore della proposta di direttiva nochè primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo.
Ecco il perché della flash mob di oggi, la manifestazione di protesta organizzata davanti al Parlamento Europeo dalle organizzazioni europee degli agricoltori, delle cooperative e dei giovani agricoltori Copa, Cogeca, Ceja e Jeunes Agri al Parlamento europeo, in vista del voto di domani dei deputati europei sul progetto di direttiva sulle pratiche sleali nel commercio agroalimentare.
#CutTheUnfair
“Non siamo contro nessuno degli attori della filiera – ha ribadito De Castro intervenuto alla manifestazione – ma siamo contro le pratiche sleali”. #CutTheUnfair è infatti l’ashtag usato dagli agricoltori europei durante la flashmob per invitare gli europarlamentari a votare per appoggiare la proposta di direttiva in Plenaria.
Anche Agrinsieme sostiene dall’Italia il progetto di direttiva
Anche il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha inviato una lettera agli europarlamentari italiani per sollecitarli a sostenere il progetto di parere di De Castro alla proposta di direttiva sulle pratiche commerciali sleali nelle relazioni fra imprese nella catena di approvvigionamento alimentare.
“Il sostegno al progetto di parere di De Castro è fondamentale, poiché consentirà di dare avvio ai triloghi con la Commissione Europea e il Consiglio, con l’auspicio di poter ottenere una nuova normativa in materia entro la fine del 2018”, scrive il coordinamento nella lettera, ricordando che “Agrinsieme si è sempre espresso a favore di una normativa europea che possa stabilire regole e procedure in grado di garantire una catena di approvvigionamento alimentare più equa, più trasparente e più sostenibile in tutta Europa”.
“Gli agricoltori e le cooperative italiane ed europee, infatti, ormai da anni, richiedono una regolamentazione delle pratiche commerciali, riequilibrando la filiera a favore della parte agricola e rafforzando la competitività del settore”, rimarca Agrinsieme.