Consorzio Zenzero Italiano: raddoppia la produzione #vocidellortofrutta

Quest’anno la raccolta sarà di 500  tonnellate: un prodotto fuori suolo e certificato residuo zero e nichel free, fa sapere Massimo Longo, presidente del Consorzio. “E a novembre lanciamo anche la curcuma”

Coltivazioni di zenzero del Consorzio zenzero italiano
Zenzero del Consorzio

A novembre arriva anche la curcuma fuori suolo, residuo zero, made in Italy e nichel free. Una novità  di mercato targata Consorzio Zenzero Italiano, che riunisce Valfrutta Fresco, Agrintesa, Del Monte e Agritechno. Massimo Longo, presidente del Consorzio, annuncia per lo zenzero una produzione raddoppiata. Con l’obiettivo nei prossimi anni di cavalcare anche il mercato del trasformato e spingersi con la ricerca varietale al settore cosmetico e  farmaceutico.

Volumi, qualità del prodotto: come si presenta quest’anno lo zenzero del Consorzio?

Zenzero Del Monte con il logo del Consorzio
Zenzero Del Monte

Lo scorso anno abbiamo raccolto circa 200 tonnellate di zenzero: soltanto una parte è stata destinata al mercato del fresco, mentre una gran parte è stata utilizzata per produzione di materiale da risemina e per test di trasformazione agroindustriale. Quest’anno saranno circa 500: la raccolta va da novembre a marzo. La prima parte è stata di sperimentazione: dietro c’è un grande progetto di ricerca varietale, selezione del seme, adattamento al clima italiano e ai vari contesti produttivi. Abbiamo iniziato da tre anni, anche se la mia azienda che ha creato il progetto e fondato il Consorzio, Agritechno, ci lavora da cinque. Due marchi commerciali, Del Monte e Valfrutta; Agrintesa che segue la logistica e Agritechno la parte produttiva e di sviluppo.

Dove producete?

Siamo in Sicilia, Sardegna e ci spingiamo fino all’Abruzzo. Al Sud Italia, dove non si scende sotto i 20 gradi per otto mesi, produciamo in strutture protette con copertura fotovoltaica per avere lo zenzero anche in contro stagione; fino a usare per altre regioni il calore da biogas e geotermico. Lo zenzero è una pianta subtropicale e tropicale, ma non vuole la luce diretta e patisce le giornate lunghe estive italiane. Mitighiamo allora con una corretta ombreggiatura. Vuole poi molta acqua ma patisce il ristagno idrico.

Quanti ettari sono coltivati e con quale tecnica?

Zenzero fuori suolo del Consorzio
Zenzero fuori suolo

Coltiviamo tutto in fuori suolo con substrato certificato bio, dentro una fitocella (un mix di torbe), un nostro brevetto. In questo modo si produce quattro o cinque volte di più rispetto alla produzione a terra. Arriviamo ad avere 90 mila piante a ettaro contro la tradizionale coltura in campo aperto o serra che prevede un sesto d’impianto di 30 mila a 40 mila. Raddoppiamo la densità e aumentiamo la produttività della singola pianta. Il prodotto è a tutti gli effetti coltivato senza l’ausilio di agrofarmaci, ma essendo un fuori suolo, attualmente, non è ancora possibile certificarlo con il marchio biologico in Italia. Abbiamo deciso di commercializzarlo con marchio residuo zero e nichel free poiché le nostre tecniche di coltivazione non prevedono l’utilizzo di alcun agrofarmaco. A noi interessano la salubrità del prodotto e trasparenza della filiera.

Colore e gusto?

Zenzero Valfrutta con il logo del Consorzio
Zenzero Valfrutta

Abbiamo una varietà giallissima, chiamata Flavo, aromatica con profumo di limone, più per intenditore. La seconda, più dolce e delicata con riflessi azzurrini si chiama Cyanos. Stiamo lavorando anche con varietà per uso cosmetico e medicinale. Abbiamo accordi con università.

Come sarà il pack?

La vaschetta da 150 grammi sarà in cartone con film. Abbiamo due linee, marchio Del Monte e marchio Valfrutta con il logo del Consorzio e le certificazioni residuo zero, nichel free. Stiamo certificando il Consorzio Iso 22005.

Un prodotto solo per il fresco?

Massimo Longo, presidente del Consorzio Zenzero Italiano
Massimo Longo, presidente del Consorzio

In realtà il vero interesse del prodotto sarà il trasformato. Abbiamo già prodotto una ginger beer e il primo distillato di zenzero al mondo, Nonino Ginger Spirit. Stiamo facendo test con le canditure, marmellate, bevande e il prodotto essiccato. Le recenti cronache hanno evidenziato problemi derivanti dalle sostanze utilizzate per la conservazione: noi abbiamo brevettato dei sistemi naturali che ci permetteranno di affrontare il mercato del trasformato nei prossimi anni.

Ci sono varie zone di produzione nel mondo: la Cina, dove lo zenzero riscontra molti problemi; il Perù, che ha un ottimo prodotto bio. Ma lo zenzero va venduto a breve, altrimenti ammuffisce o germoglia. Tanti adottano sistemi di conservazione che fanno trovare dei residui, come sostanze antifungine. Noi lo stabilizziamo con sistemi totalmente naturali, sfruttando delle sostanze presenti in natura con potere antifungino e antibiotico.

Ci sono altre novità?

Curcuma del Consorzio Zenzero Italiano
Curcuma del Consorzio

Verso novembre uscirà sul mercato anche la curcuma, con gli stessi marchi e sarà sempre residuo zero e nichel free; è il primo anno ufficiale. Inizialmente sarà più destinata alla trasformazione. Sul fresco andrà più all’estero dove c’è maggiore abitudine a questo consumo: saranno 100  tonnellate e circa uguale per il trasformato. La coltiviamo in situazioni simili allo zenzero, ma non ha  problemi di luce diretta. E non solo fuori suolo: anche a terra e specialmente dove ci richiedono il prodotto bio. La produciamo quasi tutta in Sicilia e Sardegna. Per la curcuma abbiamo al momento una sola varietà destinata al consumo alimentare fresco, ma stiamo facendo test per le varietà (come quella azzurra) meno conosciute destinate alla nutraceutica e alla farmacologia.

Zenzero e curcuma, dopo un lungo periodo di boom, stanno perdendo appeal?

Non ci risulta: quello che abbiamo osservato, tuttavia, è che i consumatori di zenzero sono già attenti, riconoscono gusto e qualità. Se trovano quello di bassa qualità i consumi si flettono e questo capita in alcuni periodi dell’anno. Il nostro, da analisi nutrizionali, ha una concentrazione di principi attivi doppia o tripla di gingerolo rispetto al prodotto di importazione.

Dove saranno distribuiti i prodotti nella gdo?

Nelle insegne che si posizionano su target medio-alto: è un prodotto premium.

 

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1 commento

  1. Complimenti per l’articolo molto dettagliato…
    Una curiosità…dove viene coltivato di preciso lo zenzero in Abruzzo?
    Grazie.

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