L’Italia punta sempre più nella direzione della sostenibilità. Approvata alla Camera, all’unanimità, una mozione che chiede un freno all’uso di pesticidi per una maggiore sicurezza alimentare. Soddisfazione da parte delle associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica, tra cui FederBio.
Distanze di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per evitare la contaminazione da agrofarmaci
La mozione, approvata con 453 voti e il sostegno di tutte le forze politiche, chiede la valorizzazione dell’agricoltura biologica e un limite all’utilizzo in agricoltura della chimica di sintesi. Nello specifico, maggiori controlli e l’introduzione delle distanze di sicurezza per abitazioni, zone frequentate dalla popolazione e coltivazioni biologiche, onde evitare la contaminazione da agrofarmaci.
Soddisfazione da parte della associazioni ambientaliste e dell’agricoltura bio che avevano spinto al provvedimento anche con una petizione condotta dal gruppo Facebook No pesticidi. Tra queste, FederBio, Isde-Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu e WWF.
Federbio: “La mozione impegna il Governo a scelte chiare sul lavoro di revisione del Piano nazionale per l’uso sostenibile dei pesticidi”
“Il voto unanime del Parlamento italiano fa seguito al voto quasi unanime della Camera dei deputati lo scorso dicembre sul progetto di legge per l’agricoltura biologica – commenta Paolo Carnemolla, presidente di FederBio –. Entrambi, che superano schieramenti partitici e contrapposizioni ideologiche ed esprimono un sentimento diffuso fra i cittadini, impegnano il Governo a scelte chiare già nei prossimi giorni quando si avvierà il lavoro di revisione del Piano nazionale per l’uso sostenibile dei pesticidi”.
Obiettivo residuo zero e la nuova legge sull’agricoltura biologica
Il tema dei multiresidui sta diventando sempre più caldo e diverse filiere puntano al residuo zero come obiettivo. Coldiretti ha però recentemente ricordato che il prodotto made in Italy garantisce la massima sicurezza alimentare, a differenza da quello comunitario o extracomunitario, come evidenzia una ricerca dell’Efsa relativa alla presenza di pesticidi rilevati sugli alimenti. Il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari – ha sottolineato Coldiretti – è risultato, infatti, pari al 4,7% rispetto alla media Ue dell’1,2% e ad appena lo 0,4% dell’Italia”.
“La definitiva approvazione da parte del Senato della legge sull’agricoltura biologica è il passaggio fondamentale per iniziare a lavorare concretamente per la transizione dell’agricoltura italiana alla sostenibilità non solo ambientale e sociale ma anche economica, come chiedono anche le manifestazioni dei pastori e degli agricoltori di questi giorni” ha aggiunto Paolo Carnemolla, presidente di FederBio.