Le performance della bolognese Primura, la prima Patata italiana Dop, sono soddisfacenti. I dati indicano infatti una costante ed importante crescita dei volumi di vendita nel triennio 2015-2017: si è passati infatti dalle 5.240 tonnellate del 2015-2016, alle 7.380 tonnellate del 2016-2017, per arrivare alle 9.430 tonnellate del 2017-2018.
A fare il punto è il Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop che ha confrontato i volumi di vendita di questo ultimo triennio con l’inizio della campagna in corso 2018-2019. “Si tratta di un risultato eccezionale – dichiara Alberto Zambon, presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop – che ha superato le aspettative e gli obiettivi iniziali. Registriamo un aumento di circa 2mila tonnellate all’anno“.
Come ha confermato sempre Zambon – sta crescendo la penetrazione della Primura grazie ad un aumento delle catene che richiedono il prodotto: un fattore che ha certamente un’incidenza positiva importante, sia per il presente che per il futuro”.
Debutto scoppiettante per la stagione di vendita 2018-2019
Una linea di tendenza positiva che, infatti, si sta confermando. La campagna 2018-2019 è iniziata nel migliore dei modi: da metà luglio (inizio campagna) ad oggi, il volume di vendite si è già allineato con i numeri dello scorso anno, nonostante due aspetti che potevano andare in contrapposizione con questo risultato: il caldo della stagione estiva che si sta prolungano oltre le aspettative, e che non promuove lo stare lungo tempo ai fornelli, ma soprattutto un prezzo di vendita della Primura leggermente superiore rispetto agli anni passati.
“Questo inizio di campagna davvero confortante – commenta soddisfatto Zambon – non fa altro che rimarcare come l’aumento delle vendite sia soprattutto correlabile alla qualità percepita della Patata di Bologna Dop, che il consumatore dimostra di apprezzare e dunque di scegliere consapevolmente in fase di acquisto. Una qualità garantita in ogni momento dal Consorzio di Tutela, dalla terra fino alla tavola”.