Garantire al mercato italiano per 52 settimane l’anno piccoli frutti sia di produzione nazionale sia di importazione. Con questo obiettivo si è presentato a Fruit Logistica 2019 BerryWay, il neonato network che riunisce produttori italiani ed esteri focalizzato sulla produzione di mirtilli, lamponi e more.
Il progetto mira a sviluppare una rete di produttori nel Sud Italia, che si aggiunga a quella del Nord
Al progetto BerryWay, costituito nel 2018, con sede a Saluzzo, partecipano Ortofruit Italia, Rk Growers, che raggruppa produttori italiani sia esteri, Surexport che produce piccoli frutti in Spagna, Portogallo e Marocco e Berry World, marchio leader commercializzato in dieci Paesi. “L’obiettivo è dare autonomia all’Italia nella produzione dei piccoli frutti, lamponi, mirtilli e more” spiega Carlo Lingua, presidente di Berry Way.
In Italia si punta a creare una rete di produttori nel Sud, Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Lazio, che si aggiunga a quella del Nord, Piemonte e Nord-Est. “La produzione nel Nord è già attiva – chiarisce il presidente Lingua –, abbiamo già diversi prodotti, lamponi, mirtilli. Quest’anno pianteremo nuove varietà di more”.
Mirtillo siberiano e rosa: l’obiettivo è il rinnovo varietale
BerryWay punta a sviluppare varietà esclusive. “Oggi il mirtillo ha bisogno di rinnovo varietale. Noi puntiamo su nuove varietà, migliori, più croccanti, più dolci, di maggior calibro e maggiore shelf-life. Abbiamo piantato nuove varietà di lamponi. E una collezione di mirtilli siberiani.
Nel 2020 arriveranno anche le prime piante di mirtilli rosa con gusto straordinario, anche se con minore shelf-life. Il superfood deve esser anche buono – sottolinea – e dare ritorno anche al produttore”.
Il marchio è già presente nella gdo, Coop Italia, Conad, Esselunga. “Oggi facciamo solo un 20% della produzione che abbiamo in programma. Produciamo anche con lotta integrata e in parte bio”.