La Linea Verde: la quarta gamma diventa più sostenibile con le microonde

Mopas, il progetto per evitare l’uso di diserbanti e fitosanitari della Op Sole e Rugiada: entro due-tre anni la macchina a pieno regime

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Toccherà alla nuova legislatura del Parlamento europeo affrontare la questione agrofarmaci, dopo che la proposta di regolamento per ridurli della metà, entro il 2030, è stata ritirata. Le aziende più innovative però si muovono da tempo nel solco della sostenibilità. Come Sole e Rugiada, l’organizzazione di produttori sotto la quale si raggruppano le aziende agricole di proprietà e partner del gruppo La Linea Verde. Mopas (microonde per l’agricoltura sostenibile) è un progetto che vuole portare in campo una macchina che “sterilizzi” il terreno attraverso onde elettromagnetiche, evitando l’uso di diserbanti e prodotti fitosanitari. “L’idea nasce nel 2017-18 quando il pilastro della sostenibilità cominciava a essere molto sentito. L’obiettivo è ridurre l’impatto delle sostanze chimiche in agricoltura, focalizzandosi su tre o quattro avversità chiave del terreno, come fusariosi, rhizoctonia e alcuni tipi di erbe infestanti e secondariamente altre malattie -racconta Marco Facchetti, referente per la ricerca e sviluppo agronomico della Op Rugiada, e per Mopas trait d’union con le università per lo sviluppo del prototipo, nonché responsabile dell’organizzazione delle prove di campo-. La macchina può operare su innumerevoli colture e avversità: è stata pensata principalmente per le colture protette, come le baby leaf, ma i test li facciamo anche su colture a campo aperto”. La Op Rugiada è specializzata nella produzione di ortaggi destinati alla quarta gamma, sia in serra sia in campo aperto, per la gran parte a foglia. Prevalentemente lattughe, cicorie, indivie, radicchi; e per le baby leaf, lattughini, rucola, valerianella, spinaci e spinacini, bietole, Red Chard, varietà orientali. In totale le colture sono una trentina e i produttori soci circa 85-90, sparsi in tutta Italia, prevalentemente nelle tre località dove il settore produce di più: Campania, Lombardia e Abruzzo. L’Op ha anche un’azienda associata in Spagna. La produzione è per la quasi totalità da agricoltura integrata certificata, con piccole percentuali di prodotto biologico. “La macchina nasce da un tavolo di lavoro che coinvolge diverse competenze, con incrocio di studi e progetti. Alcune università hanno curato prettamente gli aspetti scientifici di fisica del terreno, delle microonde, gli aspetti informatici di biologia delle avversità, fertilità dei suoli.
Il nostro contributo è stato sulla progettazione della macchina, dimensioni, tempi di operatività, parametri su peso, larghezza, lunghezza, momento di impiego. Abbiamo interpellato un costruttore che ha tentato questa avventura, Hortech.
Le onde elettromagnetiche producono calore provocando l’oscillazione e lo sfregamento delle molecole polari. Si è studiata la giusta frequenza e potenza di irraggiamento. L’onda dalla superficie penetra di qualche cm e si propaga anche negli strati inferiori.
L’effetto sul terreno è che determina riscaldamento e provoca la morte dell’erba infestante o disattiva i patogeni o ne rallenta i processi vitali. Si sono fatti diversi tentativi con le onde nel mondo, ma la nostra sfida è quella di portare questo principio nei campi coltivati, con test di campo sul metodo di trattamento”.
La macchina è stata costruita e a dicembre 2023, ha cominciato i primi test che andranno avanti per tutta l’estate in provincia di Brescia e probabilmente nel Salernitano. “Le prove di laboratorio delle università sono ampiamente rassicuranti, ma dobbiamo essere sicuri con quelle di campo. Se i risultati saranno confermati, è ipotizzabile che per una macchina più commerciale servano altri due-tre anni. Stiamo studiando un’implementazione: l’obiettivo è renderla automatica. È inimmaginabile che un operatore guidi la macchina per tante ore, essendo un’operazione piuttosto lenta, dunque occorre una guida autonoma. Difficile che possa essere nel breve periodo completamente elettrica, perché serve più potenza per ridurre i tempi. In futuro potrà anche sfruttare l’intelligenza artificiale: nei campi ci sono zone a danno diverso e, quando la macchina riuscirà a mettere insieme tutti i dati, si autocalibrerà. Più il know how crescerà, più aumenterà l’efficienza economica. Oltre alla Op Rugiada e Sole è stata coinvolta Antiga Sardinia, un’altra azienda del Gruppo, e Isola Verde, un’altra Op del comparto. Il progetto ha previsto investimenti per qualche milione di euro, finanziati dal Mise e compartecipati dalle tre aziende. Tra le università partner, Bari e Napoli, oltre a Cassino e Perugia.

Green Line Group: fresh-cut products become more sustainable thanks to microwaves

Mopas is a project to avoid the use of herbicides and phytosanitary products developed by ‘Sole e Rugiada’ (Sun and Dew) PO, which brings together the agricultural companies owned by the Group and its commercial partners. ‘Within two-three years, the machine, now in the testing phase, will be able to reach full capacity’

It will be up to the new legislature of the European Parliament to address the issue of agrochemicals, after the proposal for a regulation to reduce them by half by 2030 was withdrawn. However, the most innovative companies have been moving in the direction of sustainability for some time. This is the case of Sole e Rugiada, producers’ organization under which the agricultural companies owned by La Linea Verde Group and its commercial partners are grouped. Mopas (Italian acronym for Microwave for sustainable agriculture) is a project that aims to bring into the field a machine that ‘sterilizes’ the soil through electromagnetic waves, avoiding the use of herbicides and phytosanitary products. Marco Facchetti, contact person for agronomic research and development of Rugiada PO, trait d’union for Mopas with the universities for the development of the prototype, and responsible person for the organization of field tests, explained: ‘The idea was born in 2017-18 when the pillar of sustainability began to be strongly felt. The objective is to reduce the impact of chemical substances in agriculture, focusing on three or four key soil adversities, such as fusarium wilt, rhizoctonia and some types of weeds, and secondarily other diseases. The machine can operate on countless crops and adversities: it was designed mainly for protected crops, such as baby leaves, but we also carry out tests on open field crops’. Rugiada PO specializes in the production of fresh-cut vegetables, both in greenhouses and in open fields, mostly leafy; mainly lettuces, chicory, endives, radicchio; and for baby leaves, lettuces, rocket, lettuce, spinach and baby spinach, chard, Red Chard, oriental varieties. In total there are around thirty crops and around 85-90 member producers, spread throughout Italy, mainly in the three locations where the sector produces the most: Campania, Lombardy, and Abruzzo. The PO also has an associated company in Spain. The production is almost entirely from certified integrated agriculture, with small percentages of organic products. ‘The machine was born from a work table that involves different skills, with a combination of studies and projects. Some universities have mainly looked after the scientific aspects of soil physics, microwaves, the IT aspects of adversity biology and soil fertility. Our contribution concerned the design of the machine, dimensions, operating times, parameters on weight, width, length, time for the use. We interviewed a manufacturer who attempted this adventure, Hortech. Electromagnetic waves produce heat by causing polar molecules to oscillate and rub. The right frequency and radiation power were studied. The wave from the surface penetrates a few centimeters deep and also propagates into the lower layers. The effect on the soil is that it causes warming and the death of weeds or deactivates pathogens or slows down their vital processes. Various attempts have been made with waves around the world, but our challenge is to bring this principle to cultivated fields, with field tests on the treatment method’. The machine was built and in December 2023 the first tests began; they will continue throughout the summer in the province of Brescia and probably in the Salerno area. ‘The laboratory tests carried out in universities are largely reassuring, but we must be sure with the field ones. If the results are confirmed, it is conceivable that a more commercial machine will take another two to three years. We are studying an implementation: the goal is to make it automatic. It is unimaginable that an operator drives the machine for many hours, as this operation is a rather slow, therefore autonomous driving is required. It is unlikely that it will be completely electric in the short term, because more power is needed to reduce times. In the future the machine will also be able to exploit artificial intelligence: in the fields there are areas characterized by different damage and, when the machine manages to put all the data together, it will self-calibrate. The more know-how grows, the more economic efficiency will increase. In addition to Rugiada e Sole PO, Antiga Sardinia, another company of the Group, and Isola Verde, another PO in the sector, have been involved. The project involved investments for a few million Euros, financed by the Mise and shared by the three companies. Among the partner universities, there are Bari and Naples, as well as Cassino and Perugia.

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