Si celebra oggi, 5 febbraio, la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: dimezzarlo entro il 2030 è uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.
I numeri: sprecano molto di più i consumatori a basso potere d’acquisto
Ogni anno circa il 17% del cibo prodotto nel mondo viene sprecato lungo tutta la catena alimentare. Complessivamente lo spreco nel nostro Paese ha un valore di oltre 13 miliardi, quello domestico incide per quasi 7,5 miliardi, quello nella distribuzione pe quasi 4 miliardi (più contenuto nella fase della produzione), secondo la fotografia raccontata dal rapporto Il caso Italia dell’Osservatorio Waste Watcher International. Ogni italiano butta nella spazzatura oltre mezzo chilo di cibo ogni settimana, circa l’8% in più dello scorso anno per un valore di 126 euro pro capire annuo. E sprecano molto di più i consumatori a basso potere d’acquisto (+ 17%): 1 su 2 di questa fascia cerca cibo a ridosso di scadenza per risparmiare (il 41% sceglie il discount). In generale 1 su 2 (49%) dichiara poi di potenziare l’acquisto di cibo online, mentre oltre 1 su 3 (39%) cerca gli alimenti in promozione. Si spreca soprattutto la frutta fresca, seguono cipolle, aglio, tuberi, insalate e verdure. Numeri che evidenziano uno stato di difficoltà ma che stridono di fronte ai 783 milioni di persone soffrono la fame (Sofi 2023). “Solo ripensando profondamente i sistemi alimentari globali e lavorando per un’equa distribuzione delle risorse potremo garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame” sottolinea Simone Garroni, direttore di Azione contro la Fame.
Le iniziative: da Orsero a Natura Nuova, da Too Good To Go a Spesa Sospesa
Da sempre Natura Nuova è impegnata a contrastare lo spreco alimentare. Il presidente Gabriele Longanesi è intervenuto a Roma a Make the difference. Stop #foodwaste, per l’11esima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, dove ha ricordato le buone pratiche adottate dall’azienda bagnacavallese. All’evento, sono intervenuti anche Maurizio Martina, direttore generale Aggiunto Fao, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, la chef stellata Cristina Bowerman, ambasciatrice Buone Pratiche Campagna Spreco Zero 2024, e Andrea Segrè, direttore scientifico Waste Watcher International-Campagna Spreco Zero, Università di Bologna.
La lotta allo spreco alimentare è uno degli impegni imprescindibili per Orsero. In Italia è portato avanti con Banco Alimentare, Antoniano, Acli Roma, Acli Cagliari, Caritas Firenze, Coopi e la B Corp danese Too Good To Go. Nel 2023 sono state recuperate oltre 700 tonnellate di prodotto e redistribuite quasi 3 milioni di porzioni di frutta e verdura, evitando lo spreco di quasi 1 km2 di suolo; 132 tonnellate di CO2 emesse e 250.000 metri cubi d’acqua.
Too Good To Go, il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari, ha ricordato i risultati raggiunti nel 2023: 6.150.000 i pasti salvati, una crescita media mensile del 14% rispetto al 2022, evitando la dispersione di 15.713.620 Kg di CO2e.
Numeri molto importanti anche dal progetto che unisce SpesaSospesa.org e la piattaforma digitale Regusto, che connette oltre 600 aziende (food e non-food) e oltre 1000 enti non-profit sfruttando la blockchain. Il resoconto dei beni alimentari recuperati e distribuiti alle famiglie più fragili sul territorio nazionale parla di oltre 9.000 tonnellate di beni di prima necessità, l’equivalente di 19 milioni di pasti e un impatto ambientale di oltre 15.000 ton di CO2 evitate.