Circa il 41% degli italiani seguirebbe una dieta più orientata verso alimenti plant-based per una maggiore sostenibilità ambientale. Il dato è riportato dall’European Food Responsibility Study. La ricerca, effettuata da Ibm e Morning Consult, ha coinvolto Italia, Spagna e Regno Unito sul grado di conoscenza, abitudini e sensibilità dei consumatori in materia ambientale e alimentare.
Sei consumatori su dieci vogliono conoscere la provenienza di frutta e verdura
In tema di sostenibilità il bio (48%) domina come driver in etichetta, seguito dall’Ogm free (37%). Il consumatore è sempre più informato: il 60%, quando acquista frutta e verdura, vuole conoscerne la provenienza; poco meno se la produzione è etica e sostenibile (56% per la verdura e il 55% per la frutta)
Italiani pronti a cambiare il menu di Natale all’insegna della sostenibilità
Più in generale l’88% degli italiani considera importante conoscere la provenienza degli alimenti e il 75% pagherebbe di più se l’origine è etica e responsabile. Ma quanto di più? Circa un terzo (il 36%) si spinge a un +5-9%. Il 66%% dei consumatori nelle scelte d’acquisto per il Natale e le festività sarebbe pronto a cambiare gli ingredienti in base alla loro sostenibilità. Attenzione anche allo spreco: il 53% afferma di prediligere l’acquisto presso catene della distribuzione che adottano iniziative volte a ridurlo.
Più trasparenza con la blockchain: la gdo deve essere più veloce a seguire i trend
L’interesse sulla chiara etichetta si apre alle nuove tecnologie. Ben 9 su 10 ritengono che sarebbe molto o relativamente prezioso disporre di alimenti tracciabili attraverso la blockchain. I cambiamenti vanno veloci: più di 8 italiani su dieci vorrebbero che i supermarket rispondessero più velocemente a questi. Il cibo local interessa (48%) più del packaging riciclabile (28%). E il 48% vorrebbe avere informazioni anche su chi coltiva i prodotti.