I funghi: ingrediente tipico di molte ricette della tradizione italiana, ma che nella moderna distribuzione si caratterizza per un mercato disomogeneo nell’offerta, nei prezzi e nelle variazioni annuali delle vendite tra un’insegna e l’altra.
Siamo però anche di fronte a un organismo vegetale che, a differenza della maggior parte dei prodotti agricoli, può essere controllato nei quantitativi e nei tempi di produzione praticamente come un prodotto industriale e che quindi consente di gestire il mercato.
Il posizionamento dei funghi nel reparto è tutto da costruire
Un’opportunità perciò per gli operatori del settore di intervenire su un mercato in cui granpartedel posizionamento dei funghi è da costruire, che viene colta dalla Op Consorzio Funghi di Treviso, primo player italiano con il 30% della produzione nazionale, pari a 180 mila quintali e 40 milioni di euro di fatturato. Sulla base dei risultati di un’indagine del Monitor Ortofrutta di Agroter, condotta in Italia su un campione di 3mila responsabili d’acquisto, viene avviato un percorso per stimolare i consumi e gestire i funghi come una vera categoria merceologica con le varie segmentazioni dell’offerta, dai prodotti basici a quelli a maggiore contenuto di servizio.
Dallo studio risulta infatti che i funghi hanno un tasso di penetrazione del 90%, ma vengono comprati occasionalmente e d’impulso, cioè senza una pianificazione: c’è quindi spazio per incrementare la frequenza d’acquisto.
Emerge inoltre l’interesse verso una maggior offerta nel segmento dei prodotti-servizio da parte del 40% del campione: il 23% vorrebbe per esempio più funghi già tagliati, sia per le referenze monoprodotto (12%) che per i mix (11%). Anche l’offerta nei mesi freddi è da migliorare: il 20% dei consumatori desidererebbe infatti più assortimento nella stagione autunnale (11%) e invernale (9%).
#funghi di #Treviso i volumi di vendite sono bassi rispetto al totale orticole, ma sono tra le referenze dalla maggiore redditività per il reparto pic.twitter.com/i8p4oXA5nk
— Jessika Pini (@PiniJessika) September 20, 2019
I funghi sono tra le referenze a maggior redditività per il reparto
“Lo sviluppo della categoria –suggerisce Roberto Della Casa, managing director di Agroter– andrebbe accolto positivamente anche dai retailer poiché analizzando le marginalità delle varie orticole si può notare che, se a volume le vendite sono ancora basse, i funghi sono tra le referenze maggiormente redditizie. Manca un valore modale sul prezzo tra le insegne, questo significa che i produttori hanno tutto lo spazio per costruire un posizionamento valorizzando i contenuti di servizio del ready-to-cook o del ready-to-eat. I fungi si prestano a molte funzioni d’uso, sono declinabili in molti prodotti che andrebbero fatti trovare nel punto di vendita ampliando l’assortimento e avviando con i distributori progetti di category tailor made”.
Il nuovo stabilimento del Consorzio Funghi di Treviso
Per rispondere con tempestività a questi desiderata dei consumatori la Op Consorzio Funghi Treviso nel 2019 ha inaugurato un nuovo stabilimento contiguo alla sede attuale, che vede lo sviluppo di un’area destinata allo stoccaggio e alla IV gamma.
Allo stesso tempo, è stata avviata la realizzazione dei nuovi prodotti refrigerati e surgelati, dedicati all’industria alimentare o al mondo del catering.