La campagna delle fragole italiane 2023 è partita, in alcune regioni, con prezzi più alti, a causa dell’inverno mite e duraturo del 2022 e delle frequenti gelate avvenute a partire da gennaio 2023. Le piante hanno subito vari stress a causa delle temperature non costanti, che hanno causato produzioni minori rispetto a quanto previsto: i prezzi hanno avuto, perciò, un calo molto più rallentato rispetto ai tre anni precedenti.
Durante la primavera, invece, si sono registrate quotazioni instabili a causa delle temperature più fredde rispetto alla media di stagione, che non hanno permesso l’aumentare consueto della domanda di fragole da parte dei consumatori.
La campagna della Candonga, invece, è stata più simile agli anni precedenti, come confermato anche dai produttori locali, complice il fatto che le produzioni sono prettamente da colture protette e non si sono, quindi, verificati, problemi di attecchimento al momento dei trapianti. Solo a fine campagna, a causa della domanda aumentata per via dell’arrivo del bel tempo, si sono osservati prezzi superiori alla media.
Nell’ultimo decennio si sono registrati cali di produzione sia per le coltivazioni a pieno campo sia per le coltivazioni protette, queste ultime maggiormente penalizzate negli ultimi due anni anche a causa dell’aumento dei costi energetici, di produzione e di trasporto.
Non si sbilancia il grafico dei maggiori produttori, per cui troviamo sempre la Campania al primo posto per le produzioni protette. Più distribuite, invece, le produzioni a pieno campo, fra cui troviamo anche areali particolari ma annualmente presenti nei mercati, come il Trentino-Alto Adige.