Quattro fenomeni da tenere d’occhio (II parte)

Gastro-tour 
Al mercato torinese di Porta Palazzo ci sono tour guidati che fanno scoprire i prodotti ortofrutticoli tipici delle varie cucine etniche, ne illustrano le caratteristiche e gli usi in cucina.
Ad organizzarli sono Chef Kumalé (www.ilgastronomade.com) e Viaggi Solidali (www.viaggisolidali.it).
Anche il libro “Milano. Guida ai mercati metropolitani” di Gabriele Faggionato (ready-made edizioni, 20 euro) propone un itinerario alla scoperta dei mercati meneghini e dei loro prodotti freschi, con belle foto e ricette insolite.

Click&collect
È il servizio di prenotazione della spesa online o al telefono, con ritiro posticipato o consegna a domicilio, che propongono alcuni mercati italiani, come l’Albinelli di Modena (www.mercatoalbinelli.it), il Serpentara (www.emporilocali.it) e il Laurentino (www.mercatolaurentino.it/) di Roma, e il San Benedetto di Cagliari (www.mercatosanbenedetto.it).

Spesa con lo chef
A Milano il Comune ha coinvolto alcuni famosi chef chiedendo loro di creare dei menù sani e di qualità usando solo i prodotti di stagione, in vendita nei mercati cittadini. A Venezia lo chef del luxury hotel PalazzinaG va a fare acquisti tra i banchi di frutta, verdura del mercato di Rialto insieme agli ospiti, che poi lo affiancheranno in cucina.

Street food
Nei mercati non si va solo per fare la spesa, ma anche per prendere l’aperitivo, fare uno spuntino o un pranzo veloce, con la garanzia di consumare solo alimenti freschi e genuini. E di gustare il vero street food, come segnalano le tante guide dedicate al “cibo di strada” pubblicate in Italia negli ultimi mesi.

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