Allarme dei consumatori per il caro prezzi in fase 2. A fronte di un’inflazione che nel mese di aprile ha registrato una variazione pari a zero su base tendenziale e dello 0,1% su base mensile, i prezzi della verdura sono aumentati in media del 6,9%, quelli delle patate del 3,7%, il pane confezionato dell’1,7%, la farina è rincarata dell’1,5 per cento. E’ quanto emerge da una elaborazione dei dati Istat dell’Unione nazionale consumatori che ha esaminato la top ten dei rincari. I prezzi dei detergenti e prodotti per la pulizia della casa sono aumentati dell’1,6%, le uova dell’1,3% (+3,1% annuo), il latte conservato dell’1,2%.
“Non è un caso se l’Antitrust ha avviato un’indagine preistruttoria sull’andamento dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità, detergenti e disinfettanti. Certo, per questi prodotti si è registrato un aumento della domanda, ma questo non può spiegare incrementi dei prezzi così elevati, specie se si considera che si tratta di dati medi e che molti commercianti e supermercati hanno responsabilmente tenuto fermi i listini”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori.