Il tempo variabile e la presenza di prodotti di provenienza straniera continuano a determinare forti oscillazioni nei prezzi dei prodotti ortofrutticoli all’ingrosso. È il caso delle fragole, colpite da con un brusco calo per le peggiorate condizioni climatiche. Per le cipolle è terminato il prodotto italiano e circola solo quello che arriva da ogni parte del mondo, venduto a importi elevati. Complessivamente le quotazioni sono in discesa per fragole, asparagi e cipolle: in aumento, invece, per lattuga, pomodori e zucchine.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione del prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso all’otto aprile 2019.
Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia all’otto aprile in PDF cliccando qui
Arance. Prezzi tendenzialmente stabili
Andamento abbastanza regolare con quotazioni stabili, anche se si osserva una tendenza al calo per le arance del gruppo Navel che verranno presto sostituite dalle Valencia Late e dalle arance ovali. Sono già alcune settimane che si osserva la presenza di arance Valencia di origine egiziana con un livello qualitativo medio. Per quanto riguarda il tarocco le quotazioni si mantengono stabili. Si sta osservando un certo peggioramento qualitativo per la tipologia Nocellare.
Asparagi. Prezzi in calo
La produzione è piuttosto elevata e si sono osservati cali nei prezzi abbastanza consistenti all’inizio della settimana. Le quotazioni si mantengono comunque su livelli medio alti ed è abbastanza improbabile che andremo incontro a consistenti ridimensionamenti dei prezzi in considerazione del fatto che le temperature sono state medio basse, motivo per cui la produzione non risulta particolarmente elevata. La domanda, dal canto suo, dovrebbe aumentare con l’avvicinarsi delle festività pasquali.
Carciofi. Prezzi stabili
Produzione ancora consistente, soprattutto dalla Sardegna e dalla Toscana. La domanda si mantiene su buoni livelli e le quotazioni sono su un livello superiore alla media del periodo. Per quanto si sia osservato un incremento della produzione, i danni derivati dalle gelate invernali dovrebbero contenere i picchi di prodotto che frequentemente si osservano in questo periodo.
Cipolle. Prezzi in leggero calo
Prezzi in tendenziale calo per quanto riguarda le cipolle fresche, anche se i livelli si mantengono relativamente elevati, in particolare per le cipolle secche. Praticamente terminato il prodotto italiano e in via di esaurimento anche il prodotto europeo. Al momento si osserva sul mercato la presenza di prodotto proveniente praticamente da ogni parte del mondo e a prezzi elevati.
Fragole. Prezzi in netto calo
Quotazioni notevolmente calate per tutte le varietà di fragole. Calo questo dovuto a un costante incremento della produzione e a una contrazione dei consumi determinata dal peggioramento delle condizioni climatiche. È prevedibile che si osservino aumenti dei prezzi, correlati ad aumenti dei consumi, se all’avvicinarsi delle festività pasquali si avrà anche un miglioramento del tempo.
Lattughe. Prezzi in leggero aumento
Prezzi stabili su livelli medi. Quotazioni molto elevate per la lattuga iceberg per la quale ci troviamo in un periodo di scarsa produzione, coincidente con il passaggio tra la produzione spagnola e quella centro–nord europea.
Pomodori. Prezzi in aumento
Aumenti per tutte le tipologie di pomodoro, particolarmente consistenti per i pomodori a ciliegia e Piccadilly. Buon livello della domanda anche per i pomodori verdi. Quotazioni elevate per i pomodori costrutti, soprattutto la tipologia Merinda.
Zucchine. Prezzi aumento
L’ondata di freddo nelle regioni centro meridionali ha determinato un rallentamento della produzione e un conseguente incremento dei prezzi, come è tipico per ortaggi che sono strettamente correlati all’andamento delle temperature. Il livello qualitativo si mantiene buono.