Andamento prezzi ortofrutta in Italia al primo luglio

In calo le quotazioni di albicocche, angurie, meloni, pesche e nettarine, susine, uva da tavola, pomodori, fagiolini e zucchine

Prezzi in calo per angurie e meloni
Prezzi in ribasso per angurie e meloni

Domanda che non corrisponde a una produzione sostenuta. È questa la fotografia di molte produzioni frutticole italiane, complice il tempo incerto, con conseguente discesa dei prezzi. Discorso che vale per le albicocche, angurie, meloni, pesche e nettarine. Iniziata la vendita delle susine, varietà rosse e Sorriso di primavera, e dell’uva da tavola siciliana, con le cultivar Vittoria e Red Globe.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al primo luglio 2024. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al primo luglio 2024 in PDF cliccando qui

Albicocche: prezzi in ulteriore calo

Continua la discesa dei prezzi per le albicocche sia per l’aumento dell’offerta proveniente in particolar modo dalle regioni del Centro-Sud Italia, sia per la domanda che non aumenta significativamente. L’Italia continua a essere spaccata in due dal maltempo, con fortissime precipitazioni nelle regioni del Nord e temperature molto calde al Centro- Sud. La varietà maggiormente richiesta si conferma anche quest’anno, per ora, la Pellecchiella.

Angurie: prezzi  in timido calo

Con l’arrivo dell’estate nelle regioni del Sud Italia, la domanda per le angurie subisce un leggero aumento in queste regioni, ma l’abbondanza di prodotto e la vendita non ancora regolare in tutta la penisola, causa un calo dei prezzi, piazzandosi su livelli inferiori confrontati a inizio luglio dello scorso anno.

Fagiolini: prezzi in discesa

Abbondanza di fagiolini nei mercati, soprattutto nella piazza di Roma che presenta una forte presenza di prodotto locale. Domanda nella media del periodo e prezzi che segnano un ulteriore calo, tranne che per il mercato di Padova in cui si rileva un timido aumento influenzato dal minor arrivo di prodotto.

Meloni: prezzi in calo

Continuano a perdere terreno i meloni Retati. Annata segnata da una produzione alta non accompagnata però da un livello elevato della richiesta, complice il tempo incerto in queste ultime settimane.

Pesche e Nettarine: prezzi in calo

Scendono insieme i prezzi di pesche e nettarine grazie all’aumento dell’offerta non accompagnata ancora da una domanda alta. La produzione del Sud Italia sta portando molto prodotto nei mercati. Prezzi che stanno man mano scendendo su livelli inferiori rispetto lo scorso anno, dopo un lungo periodo di minor disponibilità e quotazioni alte. Domanda che risente anche qui del clima incerto.

Pomodori: prezzi in calo

Domanda statica e offerta alta per i pomodori, soprattutto per le varietà rosse, come ciliegino e datterino. Prezzi che registrano un ulteriore calo. Le produzioni in diverse regioni italiane stanno prendendo un buon ritmo, facilitando la discesa dei prezzi. Resistono i pomodori tondi rossi a grappolo. Sta per iniziare tra qualche giornata la raccolta dei pomodori da sugo.

Susine: prezzi in calo

Prime giornate con presenza di susine italiane nei mercati. Iniziata la vendita delle varietà rosse e Sorriso di primavera. L’interesse dei consumatori però è spostato su altri prodotti di stagione, fattore che sta facendo scendere le quotazioni

Uva da tavola: prezzi in calo

Partita in giugno la raccolta dell’uva da tavola siciliana, con le varietà Vittoria e Red Globe. I prezzi stanno velocemente scendendo a causa di una qualità non ancora ottimale, condizionando così anche la richiesta che si riversa su altri frutti di stagione a prezzi più bassi e con una maggiore dolcezza.

Zucchine: prezzi in leggero calo

Scende ancora il prezzo delle zucchine, produzione alta ma che inizia a risentire delle elevate temperature nelle produzioni del Centro-Sud Italia, riflettendosi sulla qualità del prodotto che non è su livelli altissimi. La domanda resta stabile.

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