Continua a scendere il prezzo delle fragole, tiene solo la Candonga, mentre per le mele, sul finire delle scorte, si assiste a un rialzo. Aumentano anche carote e carciofi, mentre scendono gli asparagi, complice l’aumento della produzione, cavolfiori e zucchine.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione del prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 9 aprile 2018.
Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
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Arance. Prezzi in aumento
Le quotazioni risultano essere in progressivo aumento, complice il rapido calo nelle quantitativo disponibile. Gli aumenti più consistenti riguardano le Washington Navel siciliane, che sono pressoché terminate, e le tarocco pezzatura intermedia la cui disponibilità si è di gran lunga ridotta. In conseguenza di ciò anche il prodotto spagnolo sta manifestando un discreto incremento dei prezzi.
Asparagi. Prezzi in netto calo
La produzione è in forte aumento in tutte le aree produttive e sta per avviarsi anche nelle regioni settentrionali. Le quotazioni sono calate ma non hanno raggiunto ancora i livelli medi per il periodo. La qualità del prodotto è buona.
Carote. Prezzi in aumento
In questa settimana si è osservato un ulteriore aumento dei prezzi delle carote, dinamica questa che va a consolidare un trend che durava già da diverso tempo. La produzione nazionale è inferiore rispetto gli anni precedenti essendosi notevolmente ridotta l’estensione coltivata nel siracusano e anche le aree laziali stanno producendo meno rispetto all’anno passato. È difficile che questa situazione potrà migliorare prima di un mese e probabilmente sarà necessario più tempo. Al momento si stanno osservando arrivi di prodotti provenienti da Nordafrica ed Israele.
Carciofi. Prezzi in leggero aumento
L’offerta di carciofi di buona qualità si è notevolmente ridotta, sia a causa della drastica riduzione della produzione toscana dovuta alle gelate di fine inverno che all’aumento di temperatura che sta portando i capolini rapidamente allo stadio di fioritura. Gli incrementi di prezzo sono particolarmente rilevanti per la tipologia Terom, mentre sono meno consistenti per la tipologia Romanesco, per il quale si osserva una riduzione della domanda a fronte di una produzione ancora consistente.
Cavolfiori. Prezzi in calo
Si osserva un aumento della produzione primaverile ed un calo della domanda. Stanno entrando in produzione le aree coltivate del centro Italia, fattore questo che ha determinato un calo dei prezzi, complice anche la produzione campana e pugliese che ancora risulta essere consistente.
Fragole. Prezzi in netto calo
Pur mantenendosi su livelli discreti, il livello della domanda è calato con la fine delle festività pasquali. L’offerta non è stata particolarmente alta, complice le temperature nelle aree produttive centro meridionali. Le diminuzioni dei prezzi sono state relativamente meno accentuate per la varietà Candonga. La qualità risulta in aumento.
Mele. Prezzi in leggero aumento
Nonostante l’avvio della produzione di altre specie primaverili, quali le nespole giapponesi, le fragole ed i meloni, la domanda di mele è ancora elevata. In conseguenza di ciò il trend dei prezzi continua a risultare in incremento, complice anche il calo dell’offerta dovuto alla riduzione delle scorte.
Zucchine. Prezzi in leggero calo
Le quotazioni vanno riducendosi, complice il progressivo aumento delle temperature e l’inizio della produzione nel centro nord. Al momento la qualità del prodotto è piuttosto elevata.