In arrivo le arance tardive, varietà Valencia Late, mentre si va verso la fine campagna per le Tarocco. Avviata la campagna degli asparagi. Alta presenza di fragole italiane, migliori quotazioni per quelle di Matera seguita dalla Candonga. Sotto tono il mercato del carciofo per cui si attende un rilancio per le festività pasquali.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 4 marzo 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 4 marzo 2024 in PDF cliccando qui
Arance: prezzi stabili
Prime partite in arrivo dall’Egitto per le arance tardive, varietà Valencia Late, in leggero ritardo rispetto lo scorso anno. La domanda particolarmente bassa per gli agrumi sta tenendo freno al mercato delle arance. Ormai ultime settimane per le arance Tarocco siciliane con prezzi che non segnano particolari fluttuazioni. I quantitativi presenti nei mercati sono ancora alti.
Asparagi: prezzi in calo
Avviata la campagna degli asparagi, partenza buona per la produzione campana. Prezzi che, con la richiesta ancora bassa e i quantitativi che aumentano, subiscono un importante calo scendendo su livelli per il momento inferiore allo scorso anno.
Carciofi: prezzi in calo
Mercato sottotono per i carciofi, nonostante una buona presenza di prodotto nei mercati, per le diverse varietà come Violetto, Spinoso e Romanesco. Per quest’ultima varietà si registra un calo delle quotazioni in diversi mercati. La domanda sottotono spinge i prezzi verso il basso per consentire una migliore vendita. Richiesta che dovrebbe risalire nella seconda metà del mese, con l’avvicinarsi delle festività pasquali.
Fragole: prezzi in discesa
Alta presenza di fragole italiane, con un’ampia forbice di prezzo a seconda della regione di provenienza. Il prodotto che presenta delle quotazioni maggiori e che sta conquistando il mercato è la fragola di Matera, con ottime caratteristiche organolettiche, seguita dalla Candonga della Basilicata che ha una sua buona fetta di acquirenti, per finire alla fragola campana che presenta delle quotazioni più basse. Il buon clima avuto fino a queste ultime settimane ha favorito una maturazione ottimale.
Indivie: prezzi in calo
Domanda contenuta per le indivie, fattore che ha fatto scendere i prezzi. La produzione ha risentito nelle ultime giornate del maltempo, confermando un livello di prezzo leggermente superiore in molti mercati del nord, dove la pioggia ha provocato maggiori disagi. Su Roma, che ha una maggiore presenza di produttori locali, si registra un trend molto basso, inferiore allo scorso anno dovuto a una produzione spinta dal clima favorevole e la domanda che non riesce a risalire.
Melanzane: prezzi in leggera risalita
Una timida risalita delle quotazioni per le melanzane. Arrivato, in questo inizio di settimana, minor prodotto dalle serre siciliane. La domanda resta stabile su livelli tipici del periodo. Ciò ha consentito l’aumento, seppur minimo, dei prezzi.
Peperoni: prezzi in calo
Rispetto allo scorso anno, si ha una buona disponibilità di peperoni, sia siciliani che spagnoli. I prezzi hanno segnato un leggero calo rispetto la settimana precedente. Confrontando le quotazioni con l’anno scorso, si evidenzia un livello più basso, sinonimo di una produzione senza affanni grazie alle buone temperature, accompagnata da una richiesta non molto alta, tipicamente come accade in questo periodo.
Pomodori: prezzi in timido aumento
I pomodori segnano, in questo avvio di settimana, una timida risalita dei prezzi a seconda del mercato e degli arrivi. Come nel caso del ciliegino nel mercato di Bergamo che segna un deciso aumento a causa di una minore disponibilità. Da notare il livello dei prezzi bassi, nella maggior parte dei mercati, per il pomodoro tondo liscio a grappolo, che ha ormai abbandonato il periodo con trend alto e produzione lenta.
Radicchio: prezzi in timido calo
Prezzi ancora alti per i radicchi italiani, coltivati prevalentemente nel Veneto. Prezzi che subiscono leggere variazioni dettate dal livello della domanda e i quantitativi che non sono molto alti quest’anno. Un andamento particolare si registra per il Tondo rosso e Lungo precoce che presentano un trend di molto superiore a dodici mesi fa, a evidenziare la bassa produzione. Negli scorsi anni invece si è avuta un’altissima produzione, non sorretta però da una domanda alta che fece crollare i prezzi. I produttori quest’anno ha saputo gestire meglio la produzione, tenendo alti i prezzi.
Zucchine: prezzi in timida ripresa
Avvio di settimana con una leggera ripresa dei prezzi delle zucchine, con il forte maltempo che ha limitato il raccolto. Situazione che dovrebbe rientrare nelle prossime giornate con l’aumento dei quantitativi. Prezzi che però restano su livelli bassi, confrontati al marzo 2023.