La protesta degli autotrasportatori per il caro carburante ha causato mancanza di prodotto dal Sud Italia con aumento dei prezzi, in particolare arance e zucchine. È cominciata la campagna degli asparagi; non è ancora sostenuta la domanda delle fragole. Aumentano le quotazioni del carciofo a causa della minore disponibilità del prodotto sardo.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 28 febbraio 2022. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 28 febbraio in PDF cliccando qui
Arance: prezzi in aumento
Prezzi in aumento per le arance Tarocco siciliane. Lo sciopero dei trasportatori non ha permesso un approvvigionamento di prodotto nei mercati, causando una grande carenza dei quantitativi disponibili. La lenta ripresa degli arrivi, però, per il momento sta comportando un aumento delle quotazioni.
Asparagi: prezzi in diminuzione
È cominciata la campagna degli asparagi, con la Campania che da inizio alla nuova raccolta. Stanno man mano aumentando i quantitativi, con conseguente calo delle quotazioni. Si attende l’arrivo anche del prodotto proveniente da altre regioni italiane.
Carciofi: prezzi in aumento
Aumentano i quantitativi del carciofo romanesco, presente con la produzione delle regioni del Centro Italia. Prezzi in aumento anche a causa della minore disponibilità del prodotto sardo, che ha portato a un livello superiore alla media del periodo.
Cime di rapa: prezzi in calo
Domanda che segna un ribasso per le cime di rapa, portando ad un ulteriore flessione delle quotazioni. Disponibilità e qualità del prodotto restano su buoni livelli.
Fave: prezzi stabili
La domanda non decolla ancora per le fave. Le quotazioni sono stabili. Si osserva un timido aumento dei quantitativi con l’entrata del prodotto proveniente dalle regioni del Sud Italia.
Finocchi: prezzi tendenzialmente stabili
Ancora altissimo il livello dei prezzi dei finocchi, con le quotazioni che restano stabili. Il maltempo di novembre e le temperature invernali stanno portando a un ritardo della produzione, soprattutto nelle regioni del Sud Italia, prima fra tutte la Puglia.
Fragole: prezzi in leggero calo
Si registra un leggero ribasso dei prezzi per le fragole, che non presentano ancora una domanda sostenuta a causa ancora delle temperature rigide. In aumento la qualità e i quantitativi della produzione lucana.
Kiwi: prezzi stabili
Ancora stabilità per i kiwi italiani. La domanda non subisce nessuna variazione, a fronte di una disponibilità non molto alta di prodotto.
Mandarini: prezzi stabili
Stabili i prezzi dei mandarini tardivi, con una disponibilità di prodotto sufficiente che ancora soddisfa appieno la domanda, la quale si mantiene ferma su livelli medio bassi.
Mele: prezzi in timido calo
Non si registrano particolari variazioni per le mele italiane. È presente prevalentemente prodotto di montagna, con partite di mele Annurca della Campania. Per quest’ultima si conferma una domanda su bassi livelli, a fronte di una qualità molto buona.
Radicchio: prezzi in timido calo
In leggero calo le quotazioni del radicchio, in particolare la varietà rosso tondo e il tardivo. Le quotazioni risultano di molto superiori alla media del periodo, complice una disponibilità non su alti livelli.
Zucchine: prezzi in aumento
Il mancato approvvigionamento del prodotto siciliano e la disponibilità limitata del prodotto laziale ha portato ad un aumento delle quotazioni in questa settimana, confermando un livello dei prezzi di molto superiore alla media del periodo. Si attendono dei cali dei prezzi e un aumento della produzione nelle prossime settimane.