Andamento prezzi ortofrutta al 10 ottobre

In rialzo le quotazioni delle castagne e dei fichi d'India; in calo uva da tavola, lattughe, zucchine e melanzane; stabili cachi, pere e pomodori

In piena campagna di commercializzazione le castagne
Aumentano i volumi per le castagne

È entrata nel vivo la campagna delle castagne, mentre volge al termine quella dei fichi d’india comuni. Nuovi arrivi per le pere, con l’inizio della raccolta delle abate Fetel e Kaiser e Decana comizio. Presente in diverse varietà e con alti quantitativi l’uva da tavola, la bianca Italia e Pizzutello, nera Palieri e la Apirene. Deficit di disponibilità per il pomodoro.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 10 ottobre 2022. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 10 ottobre in PDF cliccando qui

Cachi: prezzi stabili

Aumentano i quantitativi dei cachi comuni con prezzi nella media del periodo. È presente maggiormente prodotto emiliano rispetto il campano. Si segnalano le prime partite in arrivo di cachi mela spagnoli a prezzi sostenuti, complice la bassa disponibilità dovuta all’inizio della raccolta. Buono il livello di domanda.

Castagne: prezzi in timido rialzo

È entrata nel vivo la campagna delle castagne. L’annata è caratterizzata da alti quantitativi, fattore che porta i prezzi su di un livello inferiore rispetto all’anno precedente. La domanda stenta a decollare per le temperature ancora alte. Si registra una maggiore presenza di prodotto a pezzatura maggiore.

Fichi d’India: prezzi in leggero rialzo

Volge al termine la campagna dei fichi d’India comuni per far spazio alla varietà Bastardone. I prezzi sono nella media del periodo. Da segnalare l’aumento delle quotazioni nel mercato di Torino.

Lattughe: prezzi in discesa

Dopo i decisi aumenti del periodo precedente, stanno scendendo le quotazioni delle lattughe, che tuttavia restano elevate rispetto all’anno precedente. Le quantità sono in aumento con la produzione che riprende ritmo, complice le temperature più basse.

Melanzane: prezzi in calo

Scendono le quotazioni delle melanzane nella maggior parte dei mercati, complice l’aumento della produzione in serra che sostituisce la produzione in piena area ormai giunta al termine. A mitigare le quotazioni del prodotto italiano c’è l’arrivo della melanzana spagnola. La domanda resta comunque su buon livelli.

Pere: prezzi stabili

Nuovi arrivi per le pere con l’inizio della raccolta delle abate Fetel e Kaiser. In entrata anche le Decana comizio olandesi. I prezzi delle pere sono inferiori rispetto all’anno precedente, quando sono emerse delle problematiche nella produzione dovute a infezioni e attacchi da cimice asiatica. Si registra una maggior presenza al momento di prodotto a calibro piccolo.

Pomodori: prezzi tendenzialmente stabili

Prezzi altalenanti per le diverse varietà di pomodori ma che nel complesso non mostrano particolari fluttuazioni delle quotazioni. Non sono ancora presenti alti quantitativi di prodotto rosso provenienti dalla Sicilia mentre le produzioni del Centro Italia stanno terminando. Ciò sta causando un deficit di disponibilità e, al contempo, un livello dei prezzi superiore agli anni precedenti. In rilievo l’aumento nei prezzi delle varietà verdi italiane che presentano una minore offerta.

Uva da tavola: prezzi in calo

Prezzi inferiori rispetto all’anno precedente per l’uva da tavola con presenza di diverse varietà e con alti quantitativi, fra tutte la bianca Italia, nera Palieri e la Apirene, quest’ultima particolarmente richiesta. È presente sia prodotto siciliano che pugliese. La qualità è buona. Particolare interesse lo sta riscontrando l’uva bianca Pizzutello.

Zucchine: prezzi in calo

Timido calo delle quotazioni delle zucchine che mantengono comunque un trend altissimo. È iniziata la produzione in serra ma la domanda resta su alti livelli a fronte di un’offerta al momento non soddisfacente. Col proseguo della produzione i prezzi dovrebbero però calare. Pesa anche l’aumento dei costi di produzione.

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