La raccolta 2024 delle mele biologiche in Val Venosta si è chiusa positivamente, secondo il Consorzio dei produttori ortofrutticoli. “Il volume si attesta al 94% rispetto all’anno precedente, con una durezza superiore a quella dello scorso anno e un grado zuccherino perfettamente nella media” fa sapere Christian Gamper, responsabile della qualità per il bio di Vip.
La campagna produttiva vede la Gala bio come principale varietà, con 16mila tonnellate di prodotto. Segue la Pinova con circa 8mila, la varietà Club Bonita che ha raggiunto le 4mila e Topaz con 2mila tonnellate. Stagione più difficile per la Golden Delicious, che con 5.400 tonnellate ha dimezzato i volumi rispetto al 2023 a causa dei fenomeni atmosferici straordinari. “L’obiettivo di Vip rimane confermarsi leader nel settore delle mele bio in Ue, garantendo al contempo i giusti ritorni ai soci produttori”.
Il 30% delle varietà bio del Consorzio è tollerante alla ticchiolatura
L’’Associazione ortofrutticoli della Val Venosta collabora da anni ai programmi di ricerca del Centro di sperimentazione Laimburg e del Consorzio innovazione varietale Alto Adige per la selezione di varietà sempre più tolleranti a parassiti, malattie fungine e climi caldi. “Grazie a questo lavoro di ricerca, già oggi il 30% delle nostre varietà biologiche, come Topaz, Bonita, SQ159-Natyra e Pinova, sono tolleranti alla ticchiolatura”. Non solo breeding: negli ultimi tempi ci si è concentrati anche sullo studio di nuovi portinnesti. “Molti meleti bio sono dotati di irrigazione antigelo e coperti da reti antigrandine, strutture che possono assumere anche funzione ombreggiante”.
L’elevata specializzazione dei soci produttori in campo è completata, in fase di lavorazione, dall’implementazione di tecnologie quali il trattamento con acqua calda, per ridurre la marcescenza in magazzino, e impianti di lavaggio del prodotto, per minimizzare i difetti durante lo stoccaggio.