Diminuisce l’export di ortofrutta ad aprile. I dati Istat dei primi 4 mesi dell’anno 2023 elaborati da Fruitimprese evidenziano un +2,6% in volume e +6,3% in valore rispetto all’analogo periodo del 2022. Nel primo trimestre i dati erano rispettivamente +6,5% e +10,7%. L’import supera l’export di 97.214 tonnellate, ma cresce il saldo positivo in valore con un +64,4%.
Export, buone performance dagli agrumi
Aumentano, in particolare, le esportazioni di tuberi, ortaggi e legumi, +4,2% in volume e +14,3% in valore, e quelle di agrumi, +1,6% in volume e +12,7% in valore; debole l’incremento della frutta fresca che aumenta con percentuali intorno al 2% sia in quantità che in valore. Male l’export di frutta secca che cala vistosamente soprattutto in valore (-22,5%).
Più in dettaglio sui prodotti, tengono le mele; peggiora sensibilmente la performance dei kiwi (-1,63% in volume e -9.57 in valore rispetto a +15,81% e +2,10% del primo trimestre). Cala leggermente l’export di arance che però segnano un ottimo +11,66% in valore; molto bene i limoni (+11.42% in volumi e +13% in valore) e gli easy-peeler (+6,80% e +18,23%). Le pere crescono a tre cifre in volume, ma sono reduci da un annus horribilis nel 2022.
Calo a due cifre per l’import di banane
Cala nel primo quadrimestre 2023 l’import di ortofrutta: -4,1% in volume (primo trimestre -3,9%) e -1,3% in valore (primo trimestre -1,8%). Prosegue la crescita dei tuberi, ortaggi e legumi (+7,9% in volume e +17,4% in valore) e calano gli agrumi di importazione di quasi il 10% in volume, stesso valore segnato dall’import di frutta tropicale. Scendono sensibilmente anche le importazioni di frutta fresca che nel primo quadrimestre 2023 segnano un -20,5% in quantità e -12,3% in valore. Si riducono sensibilmente anche le importazioni di frutta secca (-18,4% in volume e -16,5% in valore).
Tra i prodotti più importati, in calo le importazioni di ananas (-3,50% in volume e +0,39% in valore) e soprattutto delle banane (-10,17% in volume e -0,57% in valore).