I 25 anni di Marlene e i 75 del Consorzio. C’è parecchia carne al fuoco per la prossima stagione di VOG. Il direttore Walter Pardatscher getta già lo sguardo avanti, al programma di incremento delle mele Club consolidate, Pink Lady, envy, yello, Crimson Snow, Joya e Sweetango. E al prossimo lancio di qualche novità. Intanto si è chiusa la campagna 2019-2020 di Kanzi, la mela Club prodotta in Italia da VOG con il Consorzio VIP. Circa 16 mila tonnellate e una buona risposta su tutti i mercati grazie anche alle attività di comunicazione, la sponsorizzazione a Milano e Roma della DeeJay Ten. E nonostante il Covid abbia penalizzato le attività in store nella gdo (solo 29 giornate di degustazione nella grande distribuzione).
Si è conclusa a fine maggio la campagna 2019-2020 di Kanzi, la mela Club prodotta in Italia da VOG con VIP: quali sono i risultati?
Siamo certamente soddisfatti. Le premesse, con la presenza di calibri medio-piccoli superiore alla media, hanno destato qualche preoccupazione iniziale, considerando che soprattutto il mercato italiano e spagnolo prediligono pezzature superiori. In realtà, alla fine possiamo affermare che le vendite sono state regolari. Siamo partiti con 16mila tonnellate di raccolta e la campagna è proceduta con regolarità.
Kanzi piace, per il suo colore rosso acceso, per il bel mix tra dolcezza e acidità. E piace soprattutto a un target giovane e dinamico. Per la prossima stagione prevediamo un leggero aumento delle quantità e tante nuove iniziative sul fronte della comunicazione.
Quali riscontri hanno dato le altre mele Club, come yello?
Le mele Club rappresentano una realtà, all’interno del nostro assortimento, che si afferma di anno in anno sempre di più. Certamente un esempio vincente, nei confronti del quale nutriamo ottime aspettative è yello. Le 850 tonnellate a disposizione quest’anno sono terminate a fine aprile come da programma.
I riscontri sono anche in questo caso più che positivi, tanto che per la prossima stagione prevediamo un aumento delle quantità così come nei prossimi anni. Dolce e succosa, questa mela riscuote apprezzamenti in Italia, ma anche in Europa centrale e nel Nord Europa.
Quali piani sta attuando Vog per il rinnovamento varietale?
Il nostro piano investimenti sul fronte varietale ci permette di proporre la mela giusta per tutti i dodici mesi dell’anno. Abbiamo in programma una focalizzazione e incremento delle mele Club già consolidate – Pink Lady, envy, yello, Crimson Snow, Joya e Sweetango – e, ormai prossimamente, il lancio di alcune novità per completare ancora di più il nostro assortimento varietale.
Dove saranno concentrati gli investimenti nella prossima stagione?
Continueremo a investire sui progetti di sviluppo in atto. Avremo inoltre i 25 anni di Marlene e i 75 del Consorzio VOG.
Il Covid ha spinto il prodotto confezionato: ci saranno novità sul lato packaging riciclabile o compostabile?
Sì, anche noi, soprattutto nella prima parte del lockdown, abbiamo riscontrato una grande pressione sulla richiesta di mele confezionate. Ora, con il lento, ma si spera continuo, ritorno alla normalità sarà da verificare cosa resterà di questa grande spinta al confezionato.
C’è un programma di espansione per il bio?
Abbiamo sposato le pratiche di lotta integrata nei frutteti da tempo. La cooperativa Biosüdtirol, fondata nel 2002 a Lana, riunisce 250 agricoltori che coltivano le mele biologiche su una superficie di 850 ettari.
Abbiamo grande attenzione verso il biologico, un trend che cresce e si consolida di anno in anno. La nostra superficie salirà presto a oltre 1000 ettari con i nuovi impianti oggi in conversione.