Superare la polverizzazione del territorio, caratteristica tipica della Val di Non e della Val di Sole, per aggregare e rispondere a una esigenza commerciale sempre più attuale: la richiesta di prodotto biologico nel mondo ortofrutticolo.
Il progetto Melinda Bio, gli ettari in conversione
Il progetto Melinda Bio, lanciato dal Consorzio nel 2008, ha attualmente all’attivo circa 80 ettari, la revisione dello scorso anno ha posto come obiettivo 300 ettari convertiti entro quattro anni, che sono stati rivisti al rialzo a 500 ettari.
La sinergia lanciata con La Trentina lo scorso settembre, porterà nell’arco dei prossimi anni a una quota del biologico pari al 10% della produzione.
Sostenibilità e responsabilità sociale al centro dell’attenzione
Ma la conversione al biologico non è il solo piano in cui sono impegnati i frutticoltori trentini, infatti sono state lanciate diverse iniziative di responsabilità sociale volte all’abbassamento delle emissioni di CO2 nella produzione e nelle successive fasi di lavorazione della frutta e la logistica connessa al trasporto, oltre al contenimento dei consumi idrici ed energetici.