Prosegue l’iter parlamentare della Proposta di legge sull’agricoltura biologica, già approvata a grande maggioranza dalla Camera dei deputati. Il passaggio in commissione Agricoltura del Senato è stato salutato con soddisfazione da Federbio.
Maria Grazia Mammuccini e Paolo Carnemolla: “Tanti punti positivi: l’agricoltura bio viene riconosciuta come attività economica di interesse nazionale”
Il neopresidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini, e Paolo Carnemolla, segretario generale, presenti in audizione, hanno sottolineato i punti positivi. Tra questi “l’agricoltura biologica riconosciuta come attività economica di interesse nazionale, l’introduzione del marchio ‘biologico italiano’ che dà più forza ai produttori agricoli nazionali.
Rilevante – hanno sottolineato – il punto relativo alla ricerca, all’innovazione e alla formazione, l’articolo sui distretti bio che si stanno diffondendo in tutto il Paese e l’attivazione di strumenti d’integrazione tra produttori e operatori della filiera biologica, a partire dal riconoscimento dell’interprofessione”.
Nel 2018 le vendite di prodotti da agricoltura biologica in Italia sono cresciute dell’8% per un giro di affari di oltre 5 miliardi e mezzo
Il pdl – hanno fatto notare – contiene strumenti e proposte che favoriscono e sostengono la fase di conversione al biologico: in 7 anni, dal 2011 al 2017, la superficie agricola bio è aumentata del 71%, mentre le vendite di prodotti da agricoltura biologica in Italia (rilevati dall’osservatorio di Nomisma su dati Nielsen/Assobio) registrano un incremento dell’8% anche nel 2018, con un giro di affari globale di oltre 5 miliardi e mezzo”.
L’unico punto che manca – hanno rimarcato – è il coordinamento del Piano d’azione previsto dalla legge col piano strategico nazionale sulla Pac, che dovrà essere redatto, e con il Piano d’azione nazionale per la riduzione dei prodotti fitosanitari”.