“La plastic tax rischia di affossare ulteriormente la competitività di un settore di eccellenza che sta già intraprendendo una transizione verso soluzioni più sostenibili. È una tassa senza nessuno scopo ambientale: provocherà solo danni all’ambiente, all’innovazione, all’industria e ai lavoratori”. Crescono le prese di posizioni contro la plastic tax proposta dal Governo nella nuova manovra di bilancio. Tra queste, quella di Giuseppe Montaguti, presidente e amministratore delegato di Infia, azienda del territorio romagnolo che produce imballaggi per il settore ortofrutticolo.
Un’industria che è già sposato l’economia circolare: il 15% dei prodotti sono riciclati
Con 3 mila aziende operanti in tutto il Paese e 50 mila dipendenti, l’industria italiana degli imballaggi di plastica oggi realizza un fatturato di oltre 12 miliardi di euro. Un settore che non è all’anno zero in tema di sostenibilità ambientale. Già oggi il 15% della plastica utilizzata proviene da economia circolare, con un trend in continua crescita: la domanda di polimeri riciclati è salita nel 2018 del 3,1%, a fronte di una discesa dei consumi di materie plastiche vergini.