Sicilia in Bio: la produzione siciliana in ottica multichannel

Il bio accessibile, siciliano e rispettoso è il payoff legato a Sicilia in Bio, una realtà totalmente made in Sicily che intende valorizzare e promuovere la produzione isolana biologica a 360 gradi. L’idea è di Angelo Suffia, un imprenditore con anni di esperienza nel settore, che ha radunato in un’unica piattaforma 18 aziende siciliane e oltre 200 prodotti.

La Sicilia -spiega Suffia- vanta il 50% della biodiversità nazionale, è la prima regione in Italia per numere di aziende bio certificate. Ne abbiamo oltre 15.000”.

Sicilia in Bio nasce nell’arco degli ultimi due anni ed è molto articolata perché abbraccia l’online e l’offline. Prima di tutto, tramite il lavoro di 15 agenti sul territorio nazionale, rifornisce oltre 200 punti di vendita di alimenti biologici di varie insegne che si ampliano gradualmente anche a un lavoro costante di promozione svolto tramite mezzi personalizzati dallo staff dell’azienda. È attivo inoltre un portale eCommerce con sezioni B2B e B2C.

Nell’ambito di questa piattaforma è stato creato anche un gruppo di acquisto nazionale a cui aderiscono 150 negozi da tutta Italia che consente a piccoli esercenti di acquistare direttamente dai produttori.

L’offerta

Il magazzino centralizzato si trova a Catania dove confluiscono i prodotti delle 18 aziende siciliane. Si tratta di produttori e trasformatori di articoli bio. Ogni azienda rappresenta una differente categoria merceologica, food e non food (fresco, secco e cosmesi).

Il retail

Il 2020 ha segnato l’avvio del progetto di sviluppo retail con l’insegna Sicilia in che vede già la presenza di tre store nell’Isola, realizzati a Palagonia, a Palermo, all’interno del Mercato di San Lorenzo, e Gela. Nel 2021 sono previste cinque aperture tra cui Catania, che sarà il format più rappresentativo in cui ci sarà la prima area ristorazione della rete, Lentini e Noto. L’insegna guarda con interesse al mercato estero dove sta sviluppando punti di vendita a Copenhaghen, di prossima apertura nella piazza principale della città, a Bruxelles, e Liegi. Nel 2021 la rete internazionale si amplierà con 5 negozi in Paesi come la Svizzera, il Belgio e i paesi scandinavi.

Lo sviluppo estero -spiega Suffia- si svolge grazie a tre società create ad hoc e composte da personale siciliano”.

Gli store saranno di piccolo formato con ingresso nell’ortofrutta che prevede, in linea con la filosofia dell’insegna, solo prodotti di stagione e locali. “Avremo una piccola percentuale di esotico coltivato in Sicilia come nel caso del mango e della papaya -aggiunge Suffia- ma anche prodotti come banane e ananas per assicurare un’offerta che risponda alle richieste dei consumatori”.

L’ortofrutta incide, in termini di assortimento e spazio espositivo, sul 20% del totale. L’offerta comprende 2.700 item di prodotti freschi, confezionati e una piccola percentuale di non food. Non è presente la IV e la V gamma perché, spiega Suffia, “non risponde ai requisiti di sostenibilità a livello dei packaging”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome