Anno positivo, il 2020, per la coltivazione dell’aglio di Verde Intesa. La produzione dell’Op mantovana è in crescita, sia in termini di volumi che qualitativi. “Dobbiamo puntare sulla qualità e aumentare la quota di prodotto biologico, soltanto in questa maniera riusciamo a collocare il prodotto sul mercato con tutte le garanzie possibili” sottolinea il direttore tecnico, Paolo Segalla.
Oltre 2700 quintali e resa media di oltre 70 q/ha per l’Agricola Cerasaro, uno dei maggiori produttori associati
Verde Intesa commercializza l’aglio coltivato dai propri associati nei mercati generali e nella grande distribuzione sia come prodotto fresco, sia come prodotto confezionato (tipo creme). Il prodotto nazionale, di qualità superiore, deve fare i conti con una concorrenza straniera, soprattutto cinese.
Uno dei maggiori produttori di aglio di Verde Intesa è l’Agricola Cerasaro, con sede a Torricella di Sissa (Pr). La campagna 2020 è stata positiva: oltre 2700 quintali di prodotto nei 32 ettari destinati alla coltivazione, con una resa media di oltre 70 q/ha. Raccolto a inizio luglio a macchina ed essiccato in appositi impianti di asciugatura, il prodotto è disponibile tutto l’anno.
“Noi produciamo aglio con certificazione bio e nei prossimi anni vogliamo aumentare l’ettaraggio a coltivazione naturale -sottolinea il produttore Stefano Cerasaro-. Coltiviamo l’aglio bianco per circa l’80 per cento e l’aglio rosso per il rimanente. L’aglio bianco è della varietà Arno, di provenienza francese, simile all’aglio bianco piacentino, che si coltiva nell’Emilia occidentale e a quello polesano del comprensorio di Rovigo”. Innumerevoli sono i benefici dell’aglio, tra cui l’abbassamento della pressione arteriosa e la modulazione del sistema immunitario. Tra i composti di maggiore interesse (ne ha oltre duemila), anche per la nutraceutica, l’allicina, che avrebbe azione anti-cancro.
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