Gli andamenti delle ultime tre campagne dei meloni non sono dissimili, caratterizzate da quotazioni superiori per i meloni lisci ed una richiesta inferiore per i meloni gialli invernali. Dopo il picco di fine maggio/giugno la disponibilità di prodotto è andata assestandosi, andando a soddisfare a pieno la richiesta da parte dei mercati. Il rialzo delle quotazioni che ha caratterizzato agosto e settembre 2022 è dovuto al perdurare del caldo estivo (perciò ad un livello della domanda più alto rispetto al periodo), combinato all’aumento dei costi di produzione e di trasporto.
Il livello qualitativo della campagna è nella media, anche se le elevatissime temperature dei mesi di luglio e agosto hanno determinato problemi nel raggiungimento del corretto tenore zuccherino a maturazione dei frutti.
Il prodotto marocchino vs italiano
Come sempre, a inizio campagna, vi è stata disponibilità di prodotto marocchino fino a fine maggio/inizio giugno, poi sostituito dalle produzioni siciliane e di altre regioni italiane.
I dati della produzione di meloni in piena aria
Per quanto riguarda la produzione in piena aria si registra una stabilità dal 2015, con Sicilia e Lombardia al primo posto come produttori.
I dati della produzione di meloni in serra
Secondo i dati rilevati dall’Istat, risulta una certa stabilità per le produzioni di serra negli ultimi tre anni, con produzioni 2021 leggermente superiori rispetto al 2020. Il maggior produttore di meloni in serra si conferma il Veneto.
Bilancia commerciale import export dei meloni italiani
Durante il 2021, rispetto al 2020, le importazioni sono cresciute soprattutto dalla Spagna e dai Paesi Bassi, mentre si è osservata una diminuzione ulteriore degli arrivi dal Brasile, dati i maggiori costi di trasporto. Le esportazioni sono leggermente incrementate in termini di tonnellate. In particolare, sono tornate in aumento le spedizioni verso Germania e Austria.