Melinda, il risparmio energetico esempio di sostenibilità

Il piano articolato del Consorzio riguarda l'utilizzo di tutte le fonti energetiche

Dall'utilizzo di fonti rinnovabili, ai sistemi di condensazione variabili e ad acqua: è complesso il piano energetico del Consorzio Melinda
Dall'uso di fonti rinnovabili, ai sistemi di condensazione variabili e ad acqua: è complesso il piano energetico di Melinda

La sostenibilità per Melinda passa anche attraverso l’efficienza e il risparmio energetico. Un piano articolato  che riguarda tutte le fonti energetiche aziendali e in continua evoluzione.

“Sostenibilità e risparmio energetico rappresentano ormai parametri di valutazione nelle scelte di acquisto e prioritari per gli stessi buyer”

Franco Paoli, direttore degli stabilimenti produttivi del Consorzio Melinda
Franco Paoli, direttore degli stabilimenti produttivi di Melinda

Melinda utilizza il 100% di energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili: il Consorzio produce circa 6 milioni di kwh di energia da fotovoltaico, che costituiscono circa il 15% del proprio fabbisogno.

Grazie a un investimento di circa 800 mila euro ha sostituito tutti i neon nei 19 stabilimenti, abbattendo la potenza impegnata da circa 900 kwh a poco più di 400 kwh. Per un risparmio energetico che si aggirerà intorno agli 1,2 milioni di kwh all’anno (circa 200.000 euro).

Un secondo investimento, di circa 600 mila euro, ha permesso di introdurre nei 19 impianti frigo delle Cooperative del Consorzio il sistema di condensazione variabile. Questo, rispetto a quello tradizionale, consentirà la riduzione dei consumi di energia di circa 1 milione di kwh all’anno.

Nella cooperativa Cocea, situata a Segno di Predaia, è poi in fase di avvio la sperimentazione del sistema di condensazione ad acqua. La tecnica replica l’esperienza in ipogeo, nelle cui 34 celle avviene la frigoconservazione delle mele in grotte scavate nella roccia Dolomia a 300 metri sotto le radici dei meli. Queste “celle ipogee” consentono di stivare ben 30.000 tonnellate di frutti, alle quali si prevede di aggiungerne a breve ulteriori 10.000 tonnellate. Il risparmio energetico calcolato, rispetto alla conservazione epigea, è di  circa 1,9 GW/h. Che corrispondono all’energia elettrica utilizzata da 2.000 persone in un anno.

“Melinda da tempo si è affermata come punto di riferimento ed espressione di una sostenibilità concreta, condivisa e attuabile in tutte le fasi, dalla coltivazione alle successive pratiche di lavorazione – spiega Franco Paoli, direttore  degli stabilimenti produttivi di Melinda –. Sostenibilità e risparmio energetico rappresentano ormai parametri di valutazione nelle scelte di acquisto da parte dei consumatori di frutta, in Italia e all’estero, e prioritari per gli stessi buyer”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome