Fruit Logistica, il Limone di Siracusa Igp cresce e comunica con LemOn

“Cultivar pregiata con 5 fioriture” ha raccontato Barbara Campisi, commerciale di Campisi Citrus in rappresentanza del Consorzio. A Berlino grazie anche al progetto Ue di promozione

A Fruit Logistica abbiamo incontrato Barbara Campisi, commerciale di Campisi Citrus in rappresentanza del Consorzio di tutela e promozione del Limone di Siracusa Igp. “È un limone con una cultivar pregiata, chiamata Femminello -ha raccontato-, che si caratterizza per il più alto tasso di acido citrico rispetto a tutte le altre varietà. La sua peculiarità sono le cinque fioriture durante tutto l’anno: tre fioriture invernali, a scorza gialla, Primofiore, Bianchetto, Maggiolino; due estive a scorza verde, Verdello e Agostaro.

Quest’anno abbiamo superato tantissimi Consorzi a livello internazionale, vincendo un bando stabilito dall’Unione Europea il cui scopo ha la promozione per la commercializzazione di questo limone pregiato, con focus in tre Paesi. Il progetto si chiama LemOn, della durata di tre anni. Ogni Paese ha dedicato un anno: il primo anno l’Italia, il secondo la Romania, il terzo la Polonia. Ma il progetto è anche a livello internazionale, per esempio Fruit logistica è uno dei primi eventi che fanno parte del lato promozionale”.

I consumi del limone in Italia: il 15% è bio, il 16-18% è Igp, il 50% mdd

Il Consorzio del Limone di Siracusa Igp, presente come co-espositore all’interno della collettiva di Cso Italy The Beauty of Quality, ha realizzato un evento interamente dedicato al Limone di Siracusa Igp moderato da Paolo Bruni, presidente di Cso Italy. All’evento ha preso parte la presidente del Consorzio del Limone di Siracusa Igp, Alessandra Campisi, che ha sintetizzato i valori del Consorzio e del prodotto e Alessandra Ravaioli di RP Circuiti che ha condiviso le attività realizzate nell’ambito del progetto di promozione LemOn.

“È per noi un vanto poter annoverare fra i nostri soci il Consorzio del Limone di Siracusa Igp -ha raccontato Bruni-, che va ad arricchire il panorama dei prodotti Igp che gravitano attorno a Cso Italy, come la Pera dell’Emilia Romagna Igp, la Pesca e Nettarina di Romagna Igp, l’Asparago Verde di Altedo Igp e da ultimo il Consorzio delle Clementine del Golfo di Taranto, nostra new entry”.

L’evento è stato l’occasione per portare al pubblico i dati sul consumo di limone in Italia. Daria Lodi di Cso Italy, con la sua relazione, ha presentato i dati più recenti: “I volumi tengono e anche nel 2024 si conferma una buona stabilità. L’indice di penetrazione arriva quasi al 70%. Interessante la crescita del consumo nelle fasce di età più giovani”.

Gli acquisti sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, principalmente nel Nord e Centro Italia, perché a Sud è forte la componente dell’autoconsumo. La grande distribuzione veicola l’85% dei volumi. Il 67% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta limoni nel 2024. L’acquisto medio annuo è di 5,46 chili, con una media di 8 atti di acquisto/anno. Il 69% del prodotto è venduto confezionato. Significa che per i produttori c’è la possibilità di veicolare al consumatore informazioni importanti attraverso il pack. La quota del biologico è del 15%, sopra la media dell’ortofrutta, ferma al 9%.  Il 70% dei limoni sugli scaffali è di origine italiana, il 12-13% europea, Spagna in primis, il 10% viene dal Sud America e l’1-2% dall’Africa. La quota del prodotto a marchio del distributore è cresciuta molto negli ultimi 10 anni, passando dal 15% all’attuale 50%. Non mancano i marchi di qualità: le Igp sono cresciute dal 5% del 2015 al 16-18%.

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