Conad, Colruyt e Coop Swisse hanno unito le forze e sono entrate in Alidis, l’alleanza strategica tra distributori europei creata nel 2002 dalla catena francese Groupement des Mousquetaires e quella spagnola Eroski a cui si è aggiunto, nel 2005, anche il gruppo tedesco Edeka. L’intesa siglata nei giorni scorsi ha dato vita ad un vero e proprio gigante della distribuzione moderna europea a sei teste in grado di creare economie di scala potentissime destinate a incidere pesantemente sugli attuali equilibri di mercato.
Le prospettive. «Si tratta di un’intesa fondamentale – spiega Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad – per assicurare una più ampia e solida presenza europea ai suoi membri uniti da una visione strategica comune e a lungo termine. Inoltre l’ingresso in Alidis permetterà di rafforzare l’offerta dei prodotti a marchio, di garantire ai clienti i brand internazionali del food a prezzi più convenienti, e di sostenere le prospettive di crescita e le sfide di un business sempre più competitivo ed europeo».
I numeri. Con le nuove adesioni appena perfezionate, e ancora in attesa del via libera definitivo da parte dell’autorità garante europeo della concorrenza, le sei catene di supermercati hanno dato vita ad un vero e proprio colosso della distribuzione del Vecchio Continente in grado di produrre un fatturato aggregato di 140 miliardi di euro l’anno generato in oltre 23 mila punti vendita sparsi per i rispettivi Paesi arrivando a raggiungere i consumatori di otto nazioni: Belgio, Germania, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svizzera.
«Uno degli obiettivi – ha chiarito Joos Sutter, amministratore delegato di Coop Swisse – è quello di scambiare le rispettive buone pratiche e il know-how acquisito relativamente, ad esempio, alla gestione dei punti vendita o, ancora, alla logistica, alle tendenze del mercato permettendo, allo stesso tempo, ai fornitori di ciascun partner di avvalersi dei servizi messi a disposizione dagli altri e su scala internazionale».
Il progetto. Le sinergie che si genereranno, permetteranno di allargare il mercato su scala europea per i prodotti (e per i fornitori) che circuitano adesso nelle singole catene; lavorare su economie di scala che rendano ancora più agevole la distribuzione della qualità e che garantiscano valore aggiunto al consumatore.
«Si pensi ad esempio – ha aggiunto Frans Colruyt, direttore operativo Retail di Colruyt Group – all’innovazione o all’arricchimento della gamma di prodotti o ancora al miglioramento del rapporto qualità prezzo sia per i nostri marchi che per quelli internazionali. Quest’alleanza inoltre permetterà nuove opportunità di business per i fornitori che adesso hanno uno strumento in più per accedere a nuovi mercati oppure per estendere i propri investimenti, anche sulle campagne di marketing, oltre i confini del proprio Paese».